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La Commissaria Pulvirenti lascia l’ ASM di Matera, piano sanitario da riprogrammare e futuro in chiaroscuro per la sanità lucana

La commissaria Pulvirenti lascia la ASM di Matera. Non possiamo affermare che ci mancherà, ma non per antipatia o pregiudizio, ma per evidenza di fatti inequivocabili. L’interruzione delle attività del Crob, che la commissaria non si è mai degnata di visitare  e per il quale non ha mai preso decisioni e tanto meno stilato piani, senza tener conto dei ritardi accumulati, né del malcontento del personale. “Non dimenticheremo i risultati “strepitosi” fin qui conseguiti” afferma il consigliere regionale Roberto Cifarelli (PD) tra cui il deficit di bilancio ASM 2021, per cui il Presidente Bardi avrebbe già dovuto sollevarla dall’incarico. L’ASM ha fallito ed è stata condannata agli arretrati e alle spese legali, le lunghe liste d’attesa, lo status degli ospedali di Matera e Policoro ridotti a semplici poliambulatori e gli ospedali di Tricarico e Stigliano aperti solo a parole, ma senza servizi. Le condizioni lavorative che affrontano molti operatori ospedalieri e di strutture locali, con medici costretti a lavorare più del doppio dell’orario previsto per mesi, senza pause, costretti a rinviare ferie e a lasciare il lavoro, spesso lavorando in cliniche precarie.” La Pulvirenti saluta finalmente Matera, dopo aver annullato il bando pubblico del 30 giugno per la selezione di nove direttori amministrativi a tempo determinato a seguito della sentenza del TAR della Basilicata che, lo scorso 18 ottobre, ha accolto il ricorso di un soggetto inabilitato, perché l’Amministrazione aveva stabilito che le condizioni per l’ammissione alla
procedura fallimentare “non rientravano nel quadro giuridico pertinente” e quindi “impedivano al ricorrente di partecipare alla procedura fallimentare”. A risollevare le sorti di una Sanità lucana allo stremo, il centrodestra ci riprova con le nomine di due pugliesidoc, di cui uno con esperienza politica nel centro destra. Nulla da eccepire in questione di capacità e professionalità. Ma la domanda nasce spontanea: possibile che in tutta la Basilicata non ci siano figure di altrettanto valore? Possibile che la coalizione di centrodestra non sia riuscita a trovare figure Lucane all’interno dei loro partiti da mettere a capo delle aziende sanitarie Lucane? O che sia l’ ennesima velleità di Bardi, che continua a circondarsi di profili extra regionali calati dall’ alto? Perché ci troviamo di fronte a profili politici, non unicamente sanitari, o tecnici. Un dato è certo, lo scenario che si apre agli occhi dei lucani è di una Sanità allo sbando, lasciata sola e moribonda al suo destino di malato terminale, per cui nessuno, finora, in Via Anzio, sembra riuscire a provare neanche più compassione.

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