BasilicataCulturaPrimo_Piano

La consigliera lucana di parità chiede l’istituzione in regione del “Gender Responsive Pubblic Procurement”

La Consigliera lucana di parità, Ivana Pipponzi, ha inviato al presidente Bardi, agli assessori e ai consiglieri una nota con cui chiede che la Regione Basilicata adotti il “Gender Responsive Pubblic Procurement” per promuovere la parità di genere e l’occupazione femminile nelle imprese lucane.
“Come è noto, il tasso di occupazione femminile in Basilicata (come nel Mezzogiorno) pur evidenziando una leggera crescita, si posiziona ben al di sotto del tasso nazionale che si assesta al 49% nel 2020 contro il 37,7 % della Basilicata e il 32,5% del Mezzogiorno (fonte Istat). In Basilicata il tasso di inattività è marcatamente femminile (57,8% ) rispetto a quello maschile che si ferma al 31,3% , tendenzialmente in lieve decrescita dal 2013 al 2019 per entrambi i generi. Nel corso del 2020, purtroppo, il divario occupazionale è stato aggravato dalla crisi economica che, a seguito della pandemia, ha colpito in altissima percentuale le donne. – ha detto Pipponzi – Per colmare questo divario sono necessarie misure concrete in grado di segnare un cambio di passo reale verso la parità di genere. Occorre soprattutto incentivare le imprese per creare un sistema che introduca elementi di equità tra lavoratori e lavoratrici, favorendo di conseguenza la crescita sociale ed economica dell’Italia e dei singoli territori regionali. È evidente dunque che il lavoro, e perciò il connesso sviluppo del territorio e della parità di genere, debbano essere sempre collegati ad una Strategia che punti ad utilizzare le risorse del prossimo ciclo di programmazione per ridurre i divari”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *