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La consigliere di parità di Basilicata chiede al Ministero maggiore chiarezza sul Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile

La Consigliera di parità della Regione Basilicata, Ivana Pipponzi, ha chiesto nuovi chiarimenti dal Ministero del Lavoro per la compilazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile. “Il documento è un obbligo per le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti, che quest’anno hanno tempo fino 20 settembre per presentarlo. – ha detto Pipponzi – Il ministero ha chiarito i criteri per il computo della forza aziendale minima di 50 lavoratori al 31 dicembre 2023, specificando nella nota esplicativa che i lavoratori intermittenti devono essere considerati indipendentemente dall’orario di lavoro svolto; i dipendenti trasferiti nel 2023 in caso di operazioni societarie, devono essere considerati come nuovi assunti dalla società incorporante, la quale deve indicare nelle note del prospetto la ragione sociale e il codice fiscale dell’incorporata estinta; i tirocinanti e lavoratori in somministrazione sono esclusi dal computo”.
Per le aziende con meno di 50 dipendenti la redazione del rapporto è su base volontaria. “Al mondo imprenditoriale chiediamo di non sottrarsi all’adempimento, ma di compilare in ogni caso il rapporto che, fotografando le varie realtà, ci offre un quadro chiaro del lavoro in Basilicata fornendo un contributo importante per la parità di genere”, ha chiosato la consigliera lucana.

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