La Dia di Lecce sequestra beni immobili per 15 milioni di euro
Il personale della Dia di Lecce ha sequestrato 4 società, numerosi beni immobili e disponibilità bancarie riconducibili ad un pregiudicato salentino noto alle forze dell’ordine per detenzione illegale di armi e munizioni, furto, ricettazione e violazione della norme a tutela dell’ambiente. Il valore complessivo dei beni sequestrati è di circa 15 milioni di euro. La misura di prevenzione è scattata nei confronti di Agostino Marzo, autodemolitore 53enne di San Donato di Lecce. I sigilli sono stati posti a società e svariati immobili, tutti situati tra San Donato di Lecce e Lequile, e conti correnti bancari. Tra le proprietà sequestrate, spiccano una villa di lusso di 340 mq, con piscina, una casa colonica edificata su un lotto di 9mila mq, ed un impianto sportivo di varie dimensioni, comprendente un campo da calcio con tribune e gradinate, pista per atletica leggera, campo da tennis, palestra, spogliatoi e bar.
Ma nella rete investigativa della Dia leccese ci sono anche una masseria edificata su un fondo rustico di 8 ettari, due appartamenti, un capannone industriale, aree edificabili e numerosi fondi agricoli per 4 ettari, oltre a disponibilità bancarie e postali di Marzo ed investimenti in Btp per 4,5 milioni di euro. Per la cronaca, solo 5 giorni fa, la Direzione investigativa antimafia di Lecce aveva eseguito un provvedimento di confisca di numerosi immobili appartenenti a Santo Paglialunga, 65enne accusato di usura aggravata, per un valore di 8 milioni di euro.