La diossina ha invaso l’intera città di Taranto
La concentrazione di diossina all’Ilva di Taranto ha raggiunto livelli molto alti. Ieri, presso il Parlamento Europeo, Antonia Battaglia, in rappresentanza del Fondo Antidiossina e di PeaceLink, ha tenuto un discorso sulla situazione sanitaria ed ambientale di Taranto e sull’Ilva. “La diossina, a Taranto, é stata trovata nel sangue e nel latte materno; la diossina, a Taranto, copre tutto e ha contaminato tutto. Negli anni scorsi abbiamo avuto le più alte concentrazioni di diossina d’Europa, molti dicono addirittura del mondo”.
Peacelink e Fondo antidiossina Taranto sono titolari della denuncia che il 26 settembre scorso ha portato la Commissione europea ad avviare la procedura di infrazione contro l’Italia, a causa dei mancati controlli sull’Ilva. Fatto molto particolare: durante l’audizione di Battaglia, nessuno europarlamentare italiano era presente. La procedura andrà avanti anche grazie alle ‘ecosentinelle’, che stanno alimentato il flusso di dati e di immagini che serve a dimostrare la grave compromissione ambientale.
“La diossina a Taranto – ha aggiunto Battaglia – è ovunque, non ci sono essere umani o animali che siano stati risparmiati dai suoi effetti. Effetti che stanno devastando ora, oggi, mentre parliamo, ciò che non era stato devastato fino ad ora, ma che presto lo sarà, perché niente può sopravvivere restando in salute a quelle concentrazioni di inquinamento”. Battaglia ha fatto presente che Taranto ancora oggi attende il campionamento in continuo dei dati ambientali, anche se non c’è alcuna informazione, semplicemente perché il campionamento non è stato realizzato. “Ed è qui – ha continuato – che le autorità italiane non sono intervenute in nostro favore, ed è qui e per questa ragione che oggi Taranto ha un’altissima percentuale di malati di cancro, di malattie infantile, di patologie neurologiche e cardiovascolari”.
Non è solo la diossina il nemico numero 1 di Taranto, perché nell’ambiente vengono immessi ben altri inquinanti, e sempre pericolosi. “Le emissioni liberano IPA, PCB, furani, benzene, benzoapirene, berillio, PM10, tra gli altri. I bambini di Taranto hanno il piombo nel sangue, la polvere minerale nei polmoni e il PM10 ha attaccato le loro cellule. I bambini di Taranto – ha chiosato – al momento non hanno futuro”.