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La Fials replica al commissario ASM di Matera

La replica del commissario Montagano sulle criticità del 118 ci riempe d’orgoglio. Il massimo responsabile dell’Asm ha ritenuto importante rispondere prima al nostro comunicato stampa  mentre non c’è traccia di replica al direttore generale del Deu, che gestisce il servizio del 118 e che, riconoscendo le nostre buone ragioni, ha deciso unilateralmente di revocare immediatamente gli accordi con l’Asm di Matera attivi dal 2015. Aspettando quindi di sapere come saranno organizzati in futuro i trasporti secondari dei pazienti, cogliamo l’occasione per sollecitare un intervento concreto che risolva gli annosi problemi segnalati.
Le criticità del 118 a Matera affondano le radici nella legge regionale 21 del 1999, che organizzava il   “sistema sanitario regionale dell’emergenza/urgenza”.
La legge, effettivamente, demandava al 118 la gestione dei trasporti secondari, ossia il trasporto di pazienti acuti già approdati in ospedale e che necessitano di un trattamento presso altri ospedali. Un allegato della legge definiva anche la rete dei punti territoriali di soccorso, la loro gerarchia e la dotazione logistica, che cambiava  dai PTS di 1° livello (ambulanze di primo soccorso – indie) ai PTS di 4° livello (ambulanze di soccorso avanzato – mike). Per Matera era previsto un PTS di 2° livello (automediche) che però non è stato mai istituito. Pertanto, mancando su Matera un’automedica, va da sé che per effettuare un trasporto di paziente acuto si scopre il territorio coperto da quell’ambulanza. Sono così spostate, dalla centrale operativa, a coprire l’area scoperta altri mezzi della provincia, innescando il meccanismo della “coperta corta”: il problema non viene risolto ma solo spostato in un’altra zona della Basilicata. Ora, se questa falla nel sistema di emergenza/urgenza era già presente 20 anni fa, prima del boom turistico della città, immaginiamo come diventa necessario avere un’altro PTS nella città di Matera adesso e in vista dell’importante evento di Matera “Capitale Europea della cultura” considerando il notevole aumento delle presenze e delle attività di ogni genere.
Per questo, l’ASM avrebbe dovuto non solo ringraziare i lavoratori del 118 ma chiedere loro scusa per lo stress derivato da questa situazione, perché ogni volta che gli operatori si spostano con l’ambulanza dalla loro postazione abituale sanno che stanno levando un punto di riferimento alla cittadinanza di tutta l’area geografica dove quell’ambulanza è fondamentale. Questo spostamento, purtroppo, suscita nell’immaginario popolare un sentimento di scarsa attenzione nei loro confronti che si traduce immediatamente in ostilità verso l’operatore 118. E per tali ragioni  l’ASM dovrebbe chiedere scusa anche a tutti i cittadini che utilizzano i servizi erogati perché così non si garantiscono i Livelli Essenziali di Assistenza di cui parla, né la sicurezza dei cittadini. L’istituzione, quindi, di un PTS di 2° livello a Matera sarebbe un segnale forte della volontà di risolvere concretamente le criticità del servizio.

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