La Fim Cisl ha riunito oggi a Melfi il direttivo regionale
La situazione del settore metalmeccanico in Basilicata è stata al centro del direttivo regionale della Fim Cisl che si è tenuto stamane a Melfi. “Il settore metalmeccanico è uno dei più massacrati dalla crisi”, ha detto nel corso dei lavori il reggente della Fim lucana, Leonardo Burmo, sottolineando che “tutti i comparti sono stati colpiti, dall’auto agli elettrodomestici, dall’elettronica ai cantieri navali. Serve uno sforzo del governo per investire sulla ricerca e sull’innovazione, ma non può essere la panacea di tutti i mali perché se non c’è l’impegno della grande azienda tutto resta vago”. Per Burmo “dalla crisi non si esce aspettando la manna dal cielo, bisogna rilanciare i consumi e serve uno sforzo straordinario per favorire gli investimenti. In questo paese – ha denunciato Burmo – non c’è una politica industriale seria, siamo gli ultimi in Europa per competitività, o c’è la capacità del sistema paese di confrontarsi con il mercato globalizzato o non si va da nessuna parte”. Parlando della legge di stabilità Burmo ha rivendicato che “è solo grazie al pressing del sindacato se in commissione bilancio della Camera sono passati gli emendamenti che destinano alla riduzione del cuneo fiscale quanto sarà recuperato dall’evasione fiscale e dai tagli alla spesa pubblica”. Quanto a Melfi, ha aggiunto Burmo, “siamo in piena sofferenza ma i lavori di ristrutturazione procedono a ritmo sostenuto. I tempi saranno rispettati e a partire dalla prossima primavera dovremmo invertire la rotta con il primo modello marchiato Jeep che sarà commercializzato in tutto il mondo”. Ma se il piano industriale di Fiat va assestandosi, non c’ancora accordo sul rinnovo del contratto di gruppo. Giovedì a Torino riprende il confronto con Fiat, ma sono ancora molti i nodi da scogliere, a partire dal spinosa questione dell’aumento salariale per il 2014. “È difficile che il 20 si riuscirà a fare l’accordo perché le parti sono ancora distanti”, ha concluso Burmo.