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La FIM Cisl Taranto spinge sugli interventi

Il tempo degli annunci è terminato, bisogna agire. L’Ilva deve realizzare nell’immediato, in attesa che si approvi la nuova Aia, un piano d’interventi in sintonia con quanto prescritto dal Gip. Le criticità presenti nei 6 impianti confiscati dalla magistratura sono note a tutti, per mezzo del dispositivo di sequestro. Esistono, quindi, una serie di indicazioni della Procura, utili al miglioramento delle condizioni ambientali, di fronte alle quali l’azienda, già nelle scorse settimane, ha mostrato la sua disponibilità ad attuare il percorso di bonifiche. Le stesse dichiarazioni del ministro Clini, il quale ha affermato che gli interventi necessari predisposti dal Gip diventeranno parte integrante della rivisitazione della nuova Aia, indicano all’Ilva le azioni opportune da intraprendere, affinché si dimostri che realmente si voglia passare dalle parole ai fatti.

Il piano richiesto lo riteniamo uno strumento necessario, per consentire alla stessa Procura di effettuare, in tempo reale sul campo, ogni più opportuna verifica tesa al miglioramento delle condizioni ambientali.

Il presidente dell’Ilva Bruno Ferrante, nel cogliere la necessità da noi evidenziata, ha annunciato che entro la fine della prossima settimana, l’azienda sarà in grado di presentare agli organismi istituzionali preposti un primo programma di interventi da realizzare negli impianti posti sotto sequestro, a partire dall’area dei Parchi minerali vero cruccio della questione.

Al tavolo è emersa l’intenzione dell’Ilva, alla luce di alcune verifiche effettuate a livello mondiale, di valutare la fattibilità senza precludere alcuna altra strada di un sistema – intelligente computerizzato – per consentire una maggiore umidificazione dell’area Parchi, attraverso il posizionamento di una serie di “cannoni”, ubicati tra i cumuli, oltre al miglioramento del sistema della filmatura. È già in atto la diminuzione delle giacenze di minerale, così come predisposto dal dispositivo della Procura atto ad abbassare l’altezza dei cumuli presenti.

Come FIM Cisl riteniamo tuttavia che, accanto agli interventi immediati, servano interventi strutturali che riguardino la copertura dei parchi. Su quest’ultima serve predisporre da subito un piano di fattibilità.

Alla luce delle nostre preoccupazioni manifestate, rispetto alla tenuta occupazionale del sito di Taranto, il presidente ha tranquillizzato le OO.SS. sul mantenimento della forza lavoro oggi presente nello stabilimento tarantino.

Infine, per quanto attiene il rapporto delle relazioni sindacali da noi posto, l’azienda si è resa disponibile a rafforzare il modello di relazioni attraverso il confronto continuo. In tal senso, per la prossima settimana, è previsto un incontro con le OO.SS. finalizzato a conoscere nel dettaglio i nuovi interventi che intende eseguire.

Mimmo Panarelli – Segretario Generale FIM Cisl Taranto

 

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