La Guardia di Finanza a caccia delle cosiddette ‘imprese fantasma’
I finanzieri della Compagnia di Matera, guidati dal Cap. Alberto Mollica, hanno sottoposto a verifica fiscale le attività di un’impresa materana che risultava aver eseguito forniture di beni e servizi nei confronti di circa 140 aziende di Matera e provincia. I complessi accertamenti svolti, unitamente alle risultanze dei conseguenti controlli incrociati, hanno fatto emergere che l’impresa verificata era tale solo sotto il profilo formale, in quanto titolare di partita I.V.A. ed iscritta alla Camera di Commercio. In realtà, l’attività della stessa si esauriva nella mera emissione, a beneficio di terze imprese, di documentazione fiscale attestante forniture di beni e prestazioni di servizio mai effettuate o effettuabili.
Infatti, l’impresa (c.d. “fantasma” o “cartiera”), che avrebbe dovuto operare nel comparto distributivo dei prodotti pubblicitari e dei gadget, difettava delle potenziali organizzative e logistiche tipiche di qualsivoglia attività imprenditoriale, in relazione all’attività esercitata ed alla tipologia e quantità di merce movimentata. In pratica, è stata rilevata l’assenza di una qualsivoglia idonea struttura operativa e logistico-amministrativa (indisponibilità, a qualsiasi titolo, di mezzi di trasporto e/o macchine operatrici di qualunque genere, totale assenza di dipendenti o collaboratori, nonche’ l’inesistenza di locali ed attrezzature).
I riscontri sulla copiosa documentazione bancaria esaminata hanno riservato un’ulteriore sorpresa: le fatture per operazioni inesistenti emesse dall’impresa, per un totale di oltre 1.404.000,00 euro di imponibile e 290.000,00 euro di I.V.A., venivano pagate con assegni bancari intestati alla ditta materana, la quale li “trasformava” in contanti negoziandoli direttamente allo sportello bancario, restituendo, successivamente, alle imprese clienti, la medesima somma al netto di una “commissione” trattenuta quale compenso per l’illecito “servizio” reso.
Ciò ha prodotto nelle contabilità delle imprese clienti l’abbattimento sia dei costi complessivamente sostenuti che dell’I.V.A. a debito, con l’evidente illecito risultato di pagare meno tasse. Il titolare della ditta materana è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti (F.O.I.), mentre sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare l’utilizzo delle predette fatture da parte delle circa 140 imprese coinvolte.