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La Matera degli anni ’60 rivive nel documentario “Gli uccelli” di Montanari e Ramacciotti

Domenica 15 settembre 2019 alle ore 17 sarà presentato nella Chiesa Rupestre Santa Maria De Armenis (Sasso Caveoso) il documentario di Silvio Montanaro e Gianni Ramacciotti “1968- GLI UCCELLI. UN ASSALTO AL CIELO MAI RACCONTATO” , per raccontare quel movimento creativo che dopo le azioni creative nel ’68 romano approdò, un’estate di mezzo secolo fa a Matera, scuotendola…

Il Documentario, che rientra nel programma  Vado Verso Dove Vengo Exhibition e del progetto “Storylines , The Lucanian Ways”, in collaborazione con Matera 2019, Capitale Europea della cultura, sarà introdotto da una breve conversazione condotta da Carlo Infante-Urban Experience con i registi e alcuni protagonisti degli Uccelli approdati allora a Matera. Fra questi, Paolo Ramundo, Roberto Federici, Paolo Liguori, Anna Maria Ceci.

Dopo la proiezione seguirà un dibattito “peripatetico” nel Sasso Caveoso, con la formula del walkabout, una conversazione radionomade di Urban Experience, ovvero una passeggiata “chiacchierata” con i vari stakeholder, tra cui Luigi Vitelli, direttore artistico di “Storylines , The Lucanian Ways”, Paolo Verri, direttore generale di Matera2019, Toni Notarangelo, figlio di Mimì, che visse con gli Uccelli l’esperienza di quell’estate materana del 1968.

Gli Uccelli anticiparono di qualche mese i moti del ’68 romano. Le azioni creative degli Uccelli coinvolsero non solo gli studenti ma tutta la città e anche molti grandi artisti del momento con incursioni dolci nei loro studi e nei loro appartamenti.

Volarono poi  a Berlino dove entrano in contatto con i protagonisti della Kommune1 e insieme a loro “occuparono” i Sassi di Matera su consiglio di Carlo Levi e la loro iniziativa dette via a quel processo che renderà quelle abitazioni rupestri patrimonio dell’UNESCO.  Le loro iniziative e il loro modo di portarle avanti – rendendo il gesto creativo come un’espressione poetica in forte interazione con la ribellione politica contro lo status quo conformista – hanno lasciato il segno. Un’impronta che, rilanciata nel 1977 dall’”avanguardia di massa” degli Indiani Metropolitani , fu poi rimossa, come condizione aliena e destabilizzante, dalle politiche culturali convenzionali.

Gli  Uccelli oggi tornano con un film che ricostruisce con leggerezza lo spirito di quelle gesta creative e dissacratorie, anticipando, più di mezzo secolo fa, le nuove sensibilità dell’Arte Relazionale  e che oggi, carsiche, riemergono a  Matera diventata Capitale Europea della Cultura anche per ricordarle quell’esperienza matrice del ’68 tra i Sassi.

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