La Mostra “Caravaggio e il suo tempo” sbarca a Mesagne
“Gli ultimi 6 anni ci hanno visti collaborare per la crescita del territorio di Mesagne a partire dal progetto SUM (Sistema Urbano Museale), passando per Puglia Walking Art e Culturare. – riferisce Argentieri. – Proprio Puglia Walking Art, divenuto protocollo d’intesa firmato nel 2021 dalla rete di imprese Micexperience Puglia, dalla Regione Puglia e dai Comuni di Mesagne (Br), Martina Franca (Ta) e Ostuni (Br), è nato dall’idea di mettere a sistema l’esperienza maturata dal 2018 con 2 mostre diffuse (Picasso e l’Altra metà del Cielo nel 2018 e Andy Warhol – l’alchimista degli anni 60 nel 2019). È nostra intenzione, per l’anno 2023, continuare questo ambizioso percorso, con la realizzazione della Grande Mostra “Caravaggio e il suo tempo – Tra naturalismo e classicismo” che si terrà nel prestigioso Castello di Mesagne dal 16 luglio all’8 dicembre 2023. Un’ulteriore passo avanti che ci proietta nella produzione di una Mostra interamente realizzata da zero con l’ausilio di risorse e maestranze di tutto il territorio pugliese”.
“La lungimiranza scaturita dalla collaborazione tra pubblico e privato oggi raggiunge il suo livello massimo di credibilità. La gioia per la realizzazione di un progetto artistico di tale portata – spiega il sindaco Antonio Matarrelli – è pari solo alla consapevolezza che quest’evento Mesagne lo merita e ne è all’altezza, ed è questa una constatazione che arriva nel bel mezzo del gran lavoro che insieme alla rete di imprese coinvolta e alla Regione Puglia stiamo producendo, con l’intento di investire al meglio l’enorme bagaglio di esperienze che la città ha maturato negli ultimi tempi”.
Entra nel dettaglio Marco Calò, consulente comunale alle Politiche culturali e scolastiche di Mesagne: “Siamo particolarmente orgogliosi di quest’iniziativa, rafforza la solidità dei rapporti che la nostra città ha intensificato con i più prestigiosi istituti culturali e colloca Mesagne sulla scena di un dibattito culturale di primo piano, che guarda all’arte caravaggesca non soltanto per quelle innovazioni che uno dei più grandi artisti mai esistiti introdusse nella pittura, ma anche per ciò che attraverso le sue sorprendenti scelte seppe rappresentare della sua epoca, incarnando uno ritratto sociologico che mantiene per molti aspetti la sua attualità”.
La mostra, curata dal professore Pierluigi Carofano in collaborazione con la prof.ssa Tamara Cini, e avvalendosi di un comitato scientifico di riferimento, con circa 35 opere, si prefigge di presentare al pubblico la nascita e lo sviluppo del naturalismo caravaggesco, in contrasto con il classicismo emiliano particolarmente apprezzato a Roma agli inizi del Seicento.
“La figura di Caravaggio, a quattrocento anni dalla sua scomparsa, suscita ancora grande interesse nella società contemporanea. – riferiscono i curatori – La mostra nasce dall’idea di fissare il percorso del grande genio lombardo a partire dalla sua prima formazione fino agli anni della sua maturità. Saranno presenti alcuni capolavori di collezione privata poco noti al grande pubblico, in particolare sarà possibile ammirare il Ragazzo con caraffa di rose e il Ragazzo morso da una lucertola di Merisi e la Conversione di san Paolo di Ludovico Carracci. La pittura di Caravaggio diventa anche il pretesto per un viaggio nella fantastica stagione del Seicento dove, accanto alla rappresentazione in chiaroscuro del maestro, fioriscono e si intrecciano nuovi talenti che percorrono strade diverse come quella del classicismo. Un’emozione tutta da vivere!”.
“La cultura può e deve essere il vero volano per lo sviluppo del territorio e anche questa mostra, ne sono sono certo, dimostrerà che l’impresa culturale e creativa è un modo vincente per fare economia. La Camera di Commercio di Brindisi per questo sposa in pieno un progetto culturale ma anche economico di diffusione di bellezza territoriale”, spiega Antonio D’Amore, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Brindisi.
“La mostra che presentiamo oggi “Caravaggio e il suo tempo – Tra naturalismo e classicismo”. rappresenta una grande opportunità per la provincia di Brindisi e per tutta la nostra regione. Quella di Mesagne è una storia che deve essere conosciuta anche all’estero, perché testimonia come il rilancio di una città passi per le politiche culturali. Non a caso dopo la candidatura a capitale italiana della Cultura, a Mesagne è stato conferito il titolo di capitale della Cultura di Puglia 2023, per portare avanti tutte le iniziative previste dal progetto. La mostra nasce dal lavoro in sinergia tra pubblico e privato. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, dove le risorse pubbliche sono sempre meno, diventa necessario potenziare la collaborazione per realizzare eventi come questo, di portata internazionale”, conclude Grazie Di Bari, Consigliera Delegata alla Cultura Regione Puglia.