La nota del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, in merito al caso della scarcerazione di Almasri
“L’oscura vicenda della scarcerazione del criminale libico Almasri solleva interrogativi inquietanti. È assolutamente necessario che il Presidente del Consiglio Meloni, il Ministro della Giustizia Nordio, il Ministro degli Interni Piantedosi ed il Sottosegretario Mantovano forniscano immediate e opportune spiegazioni. Non ci interessa – ha sottolineato Chiorazzo – la polemica giudiziaria: la notizia dell’iscrizione della Presidente Meloni insieme ad altri nel registro degli indagati è un atto dovuto da parte della magistratura a garanzia degli stessi indagati. Basta con le strumentalizzazioni ed i tentativi di una parte politica di sottomettere un organo costituzionale dello Stato. Ci si difende nei processi e non dai processi, senza porsi al di sopra delle regole dello Stato di diritto.
Ciò che più sconcerta invece è come sia stato possibile che un carnefice che ha trasformato un centro di detenzione in un lager, un luogo di torture e violenze inaudite, un vero e proprio inferno sulla terra per tanti esseri umani, sia stato prima arrestato a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale, poi scarcerato dal governo italiano e infine rimpatriato in Libia con tanto di volo di Stato. Ad oggi, nessun chiarimento è stato fornito nella sede istituzionale per eccellenza, il Parlamento, lasciando l’opinione pubblica sgomenta di fronte a un comportamento che dimostra totale indifferenza verso la sensibilità comune.
Non esiste alcuna ragione di Stato che consenta di passare sui diritti umani e che possa giustificare la liberazione di un feroce criminale mentre contemporaneamente si criminalizzano persone vulnerabili detenute nei centri per il rimpatrio.
Il Presidente Meloni – ha concluso Chiorazzo – abbia il coraggio di dire la verità: spieghi agli italiani quali sono le reali motivazioni che hanno portato alla scarcerazione e al rimpatrio, con un volo di Stato, di un individuo responsabile di crimini efferati. Sul caso Almasri si è scritta una pagina nera per le istituzioni e per la politica italiana.