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La nota della consigliera lucana Carlucci sul CROB di Rionero in Vulture

Sento il dovere di tornare sul CROB di Rionero in Vulture, il polo oncologico di riferimento, di cura e di ricerca, di tutta la Basilicata.

Mentre il governo regionale di centrodestra annaspa e galleggia, la nostra sanità si spegne lentamente. L’unico interesse di questa maggioranza pare essere quello di accaparrarsi la nomina del presidente o direttore di turno, quasi a riempire un ideale scacchiere del potere.

E ai pazienti, al personale sanitario e della ricerca del CROB chi pensa? 

Evidentemente, nessuno.

Da mesi, chiedo attenzione per il CROB, chiedo di assumere a tempo indeterminato i ricercatori e il personale di cura; chiedo fondi per migliorare i servizi essenziali e le prestazioni (a partire dall’elementare integrazione di poltrone per i pazienti dializzati), chiedo una seria e complessiva programmazione della ricerca, ma niente. Il più sordo e doloroso dei silenzi.

Solo sul piano del reclutamento dei direttori si registra una notevole solerzia politica. Come già ricordato con insistenza, il CROB, ad oggi, sembrerebbe essere l’unica Azienda Sanitaria lucana, e addirittura una delle poche in Italia, a vantare un direttore amministrativo e un direttore del dipartimento amministrativo, come pure un direttore sanitario e un direttore del dipartimento sanitario.

Tradotto: se è vero che non ci sono soldi per l’acquisto delle poltrone o per stabilizzare i ricercatori precari del CROB, è altresì vero che la stessa struttura può permettersi di spendere 120.000 euro all’anno per remunerare ruoli, per così dire, fotocopia. Tra l’altro, ma su questo ho formalmente interrogato il Presidente Bardi e l’assessore competente, mi chiedo se quelle delibere con cui sono stati conferiti gli incarichi “doppione” fossero o meno legittime.

Due giorni prima di quelle delibere, infatti,  è stato approvato il regolamento interno che prevedeva proprio l’istituzione di un direttore per ogni dipartimento e, curiosamente, l’art. 3 comma 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 nell’elencare le funzioni del direttore sanitario e del direttore amministrativo, chiarisce come siano soppresse le figure del coordinatore amministrativo, del coordinatore sanitario e del sovrintendente sanitario, nonché l’ufficio di direzione.

Su questo attendo chiarimenti. Nel mentre, continuo a chiedere ascolto da parte di questa strampalata maggioranza nei confronti del territorio e delle sue primarie esigenze, come quella del diritto alla salute.

Ribadisco, se non siete in grado di governare, come a tutti ormai evidente, restituite la parola ai cittadini. Se, invece, vi intestardite a proseguire, allora provate a tenere insieme i pezzi di questa regione e prestate primaria attenzione alla sanità e alla istruzione.

Non abbandonate il CROB e le vite dei suoi pazienti.

 

Carmela Carlucci
Consigliera regionale M5s Basilicata

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