La nota di “Architetti Innovativi” sull’ex area Barilla a Matera
Dopo le tante sollecitazioni al Comune di Matera giunte dagli Architetti Innovativi e dalla società civile per l’acquisto dell’Ex Pastificio Barilla, ad oggi un silenzio di tomba avvolge questa opportunità di sviluppo urbano. E pensare che nell’aprile 2022 l’allora assessora comunale alla Città e Territorio, Rosa Nicoletti, presentava con l’Amministrazione di Matera il “Progetto bandiera” per il rilancio e la valorizzazione del sito dell’ex pastificio, lasciando intendere che il Comune avrebbe acquistato l’area, operazione “obbligatoria” per poter avere titolo a presentare un progetto su un area.
Gli Architetti Innovativi più volte hanno chiesto all’Amministrazione di creare un tavolo tecnico per concretizzare l’opportunità d’acquisto dell’area Ex Pastificio Barilla che offre un ampio potenziale per il rilancio dell’economia cittadina. “Non si comprende perchè – affermano gli Architetti Innovativi, Sergio Venezia e Giovanni Martemucci- l’Amministrazione comunale di Matera non metta in atto il modello “Teatro Duni”, immobile acquisito all’asta ad un prezzo superiore rispetto all’Ex Barilla, ma con potenzialità di sviluppo inferiori rispetto al sito dell’ex pastificio.E pensare che basterebbe investire 68€ a cittadino perchè il Comune diventi proprietario di un’area strategica in grado di generare ricchezza, vincolando pubblicamente un’area urbana di grande impatto urbanistico. Emerge chiaramente che questa Amministrazione non ha una visione a lungo termine per ricucire urbanisticamente il tessuto cittadino. Perdere l’area dell’Ex Pastificio Barilla significa perdere un potenziale enorme, cioè l’opportunità di far decollare esponenzialmente gli interessi dell’intera città. Nel giorno della quinta asta sull’ex Barilla non c’è uno straccio di programma sul futuro di quel sito. l’Amministrazione, sorda agli appelli degli architetti e degli urbanisti, è concentrata solo su inaugurazioni e consegne di targhe, trascurando proposte di valore che attengono lo sviluppo strategico della città. In questo modo è stato sconfessato il “progetto pilota” che la stessa Amministrazione Bennardi aveva proposto, dimostrando la scarsa capacità di programmazione urbanistica”.