La nota di Leggieri sulla nomina di Maruggi a “Sviluppo Basilicata”
Con Pittella in Basilicata l’unica cosa che si ricicla sono i trombati.
E’ di questi giorni la notizia della nomina del dott. Maruggi come Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata, ovvero di una società per azioni in house alla regione Basilicata, soggetto al controllo della stessa Regione e già oggetto delle attenzione della Corte dei Conti per uno sforamento di limiti di spesa per studi, consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità etc.
Nella presentazione del nuovo amministratore unico da parte di Pittella, abbiamo letto tutto l’imbarazzo di un governatore che è passato dalla rivoluzione democratica alla restaurazione totale. Così, un nome che solo qualche mese fa finiva nelle cronache locali e nazionali per la morte sospetta di una paziente dell’Ospedale San Carlo di Potenza, ritorna in pista grazie ad un gioco di prestigio tipico della più becera politica. Passato il clamore mediatico, torna la fiducia allo stesso sfiduciato, sperando che intanto il tutto passi sotto silenzio e nessuno si accorga di niente.
Così, il dott. Maruggi travolto dall’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Potenza per quella strana morte, oggi diviene, in base alle parole di Pittella, un professionista unico nel suo genere, il solo in grado di ricoprire il ruolo di amministratore unico di Sviluppo Basilicata.
Si tratta di affermazioni di grande fiducia del governatore lucano verso l’uomo dello scandalo, ma allo stesso tempo suonano come una dichiarazione di sfiducia nei confronti di tutto il popolo lucano. In realtà, le dichiarazioni di Pittella offendono ancora una volta la dignità del popolo lucano, mortificano le competenze di tantissimi professionisti seri e premiano una politica fatta di clientelismo.
“Finché si faranno scelte solamente legate a logiche di spartizione politica e di appartenenza a questa o quella corrente partitica, finchè si faranno scelte per premiare solamente gli amici degli amici, il nostro territorio sarà mortificato e le professionalità continueranno ad emigrare. Forse, Presidente Pittella, è arrivato il momento di riscoprire il significato di alcune parole come meritocrazia, professionalità, indipendenza, libertà. Forse è arrivato il momento di riportare pratiche di buona politica nella nostra Regione, per realizzare una vera rivoluzione culturale che non può non passare attraverso un rinnovamento totale. Forse, è arrivato il momento di una nuova classe politica, dato che quella attuale ha dato ampia dimostrazione di essere in tutto uguale a quella che l’ha preceduta”.
Il consigliere regionale M5S
Gianni Leggieri