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La nota di Marrese sul commissariamento del Parco del Pollino

La supina accondiscendenza dei desiderata del Governo Meloni da parte del silente Presidente Bardi si è arricchita di un’altra perla, dopo la subalternità mostrata nei confronti della Legge Calderoli sull’autonomia differenziata e del penalizzante dimensionamento scolastico.

Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, senza alcuna forma di condivisione con la Regione Basilicata, ha nominato Commissario del Parco Nazionale del Pollino il calabrese Luigi Lirangi, già sindaco di Terranova da Sibari, decretando l’automatica decadenza di tutti gli organi del Parco, ivi compreso il consiglio di gestione, provvisoriamente guidato dalla lucana Valentina Viola, Sindaco di Chiaromonte, in qualità di Vicepresidente dopo l’uscita di scena dell’ultradecennale Presidente Pappaterra, calabrese come tutti gli altri che l’hanno preceduto nella conduzione di uno dei parchi più importanti d’Europa, che formalmente aggrega i territori di due regioni, ma che nella sostanza è sempre stato sbilanciato a favore della Calabria.

Un parco che, purtroppo, ancora non ha espresso tutte le sue potenzialità per l’adeguata valorizzazione turistica delle sue suggestive montagne.

La totale esclusione della Basilicata dalla gestione del Parco Nazionale del Pollino rappresenta un ulteriore oltraggio alla nostra meravigliosa terra perpetrato dal Governo Meloni, non sappiamo se con il tacito consenso della Giunta Regionale guidata da Bardi o, addirittura, prescindendo dal suo parere.

Entrambe le ipotesi sono sconsolanti perché evidenziano il disegno governativo di marginalizzare la Basilicata da importanti luoghi decisionali e la scarsa considerazione di un territorio preso d’assalto durante le campagne elettorali, dimenticato negli altri periodi ed utilizzato esclusivamente per sfruttare i suoi giacimenti, che forniscono un notevole contributo energetico all’intera nazione.

Per chiarezza e trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica lucana. Il Presidente Bardi ha il dovere di riferire sul commissariamento del Parco del Pollino e sulle eventuali interlocuzioni intercorse con il governo centrale già nella seduta del Consiglio Regionale in programma domani.

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