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La piaga delle feci canine

Riuscire a camminare sui marciapiedi di Bari è ormai diventato quasi uno sport, una sorta di slalom o di percorso ad ostacoli, per riuscire ad evitare i bisognini che i cani lasciano senza che i loro padroni se ne preoccupino minimamente. Le multe di 300 euro non spaventano i proprietari maleducati che alle prime ore del mattino o in tarda serata portano a spasso i loro cani senza premunirsi di busta e paletta.

Il comandante della Polizia municipale, Stefano Donati, assicura che i controlli ci sono e anche le multe, ma è difficile riuscire a tenere sottocontrollo le migliaia di cani che ci sono in città. Anche l’Amiu (Azienda Municipalizzata Igiene Urbana) ha il suo bel da fare. Ogni giorno vanno in giro almeno due dog-scooter per aspirare gli escrementi e spruzzare del disinfettante, costretti a salire sul marciapiede e quindi, paradossalmente ad infrangere il codice stradale. Nemmeno gli strumenti forniti dal Comune sono bastati a responsabilizzare i cittadini. I venti totem installati in città per la distribuzione di palette e guanti sono stati danneggiati, mentre gli appositi contenitori in pietra sono stati scambiati per classici cestini della spazzatura.

Così da alcuni giorni in città i baresi si trovano spesso a “sbattere il muso” contro cartelloni pubblicitari 6×3 con la provocatoria campagna di sensibilizzazione dell’agenzia Raffaello D’Accolti, in collaborazione con GrafiSystem ed Ergo. L’immagine in primissimo piano è proprio quella del bisognino con l’headline che recita “In giro ce n’è tanta”, seguito da «Attenti ai vostri passi. I cani non hanno colpa. I padroni maleducati sì». Già nello scorso febbraio alcuni cittadini del quartiere Madonnella avevano avviato una campagna pubblicitaria “fai da te” affiggendo dei cartelli al posto delle targhe della toponomastica che ribattezzavano le vie in «Via delle Merde dei Cani». Ma anche questa iniziativa non aveva sortito grossi effetti.

Mariateresa Cotugno

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