La Polizia di Stato di Matera sequestra oro e gioielli di provenienza furtiva
Nei giorni scorsi, a seguito di indagini condotte dalla Polizia di Stato di Matera e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state denunciate in stato di libertà tre donne, tutte residenti nel capoluogo. Nei confronti di una è stato ipotizzato il reato di furto in abitazione, aggravato dall’abuso di relazione domestica, alle altre due viene contestato il reato di ricettazione. Inoltre, ad una delle donne, viene altresì contestato il reato di detenzione illegale di munizioni.
Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Le indagini sono iniziate a seguito della denuncia presentata da una donna di Matera, la quale riferiva che, dalla sua abitazione, erano stati sottratti oggetti in oro e gioielli per un ingente valore economico. I poliziotti, intervenuti sul posto, non riscontrarono alcun segno di effrazione né sulla porta, né sulla cassaforte, ove erano custoditi i preziosi di famiglia. Tuttavia, la persona offesa riferiva che, nelle settimane precedenti al furto, aveva assunto come babysitter una ragazza di Matera, venticinquenne.
Tale particolare ha indirizzato le indagini degli investigatori della Squadra Mobile di Matera, che hanno effettuato mirati controlli presso i “compro oro” della provincia. Secondo la ricostruzione, quindi, la madre della babysitter ed un’amica avrebbero venduto, a due diversi “compro oro”, alcuni degli oggetti rubati presso l’abitazione della denunciante, che ne aveva fatto una minuziosa descrizione, fornendo anche alcune fotografie.
A seguito delle perquisizioni condotte nelle abitazioni delle donne, è stata trovata, nella disponibilità delle due più giovani, una notevole quantità di gioielli e di oggetti in oro, alcuni dei quali riconosciuti dalla vittima del furto. Inoltre, l’amica della babysitter deteneva illegalmente anche 6 cartucce calibro 12.
Le foto di circa 70 oggetti preziosi, di probabile provenienza furtiva, di cui al momento non si conoscono i proprietari, sono state pubblicate sulla pagina web della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it), nella sezione “Banche Dati”, sottosezione “Oggetti rubati”, categoria “Recuperati”, a disposizione di chi sia stato vittima di analogo reato.
In caso di riconoscimento, è possibile recarsi presso gli Uffici della Questura di Matera, portando al seguito la denuncia di furto ed eventuali fotografie degli oggetti preziosi sottratti.