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La Regione Basilicata donerà un presepe al Vaticano

“Il presepe che la Regione Basilicata donerà al Vaticano e sarà arricchito da quelli che vengono definiti ‘elementi dell’iconografia classica dell’identità lucana’, ambientando la nascita di Gesù tra i Sassi di Matera e le botti di Barile, deve contenere anche una ‘trivella del petrolio’ per testimoniare, anche visivamente, una realtà attesa da risposte da parte dell’intero Paese”. E’ quanto sostiene il Csail-Comitato Indignati Lucani in una nota a firma del presidente Filippo Massaro.

“A noi fa piacere che in tempi di austerity, e soprattutto dopo gli ultimi scandali targati ‘Vatileaks’, la Regione Basilicata, testimoniando spirito di carità cristiana, contribuisca al risparmio delle casse anemiche del Governatorato della Città del Vaticano, accollandosi ogni spesa per l’allestimento del presepe a Roma. Solo che – dice Massaro – vorremmo che insieme alla promozione di immagine per le chiese rupestri e i Sassi di Matera, si cogliesse questa opportunità (pagato con i soldi dei cittadini lucani) per riproporre all’opinione pubblica nazionale ed internazionale la questione del ‘popolo del petrolio’, che continua a pagare prezzi troppo alti in cambio di nulla o misera elemosina. E’ un’opportunità importante – continua Massaro – per la nostra battaglia di sopravvivenza. La ‘tradizione’ di arricchire i presepi a casa di un piccolo pozzo petrolifero (con annessa trivella) è stata lanciata dal Csail da un paio di Natale, con un seguito di cittadini che ne hanno condiviso lo spirito anche di riscatto e di preghiera tenuto conto che chi Governa la terra lucana sinora, vergognosamente, non ha tenuto fede agli impegni e alle promesse almeno chi Governa le sorti degli uomini possa fare qualcosa e siamo convinti di più e meglio”.

 

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