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La Regione Basilicata vara un piano di monitoraggio su qualità e spesa sanitaria

Sul sistema sanitario della Basilicata vigilerà un tavolo di monitoraggio permanente con il compito di analizzare le attività svolte sia sul versante qualitativo che economico. Lo ha deciso la Giunta Regionale approvando una delibera in tal senso proposta dall’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano. Il tavolo di monitoraggio sarà coordinato dal Dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione e, sempre con l’obiettivo di coniugare qualità ed efficacia della spesa, sarà composto da competenze del sistema sanitario regionale a cui potranno essere aggiungersi altre professionalità comunque provenienti dal settore pubblico, a partire dall’Agenzia nazionale della Sanità, di diretta emanazione del Ministero della Salute.

“Era necessario rafforzare il controllo ed il monitoraggio su tutto il sistema sanitario – ha spiegato l’assessore Martorano – al fine di valutare con la massima celerità ed efficacia ogni possibile iniziativa che possa consentire alla Sanità lucana di reggere alle sfide della sostenibilità e della qualità”. La Basilicata, insomma, pur essendo tra le Regioni con i conti in ordine e un buon livello di prestazioni sanitarie, raccoglie la sfida lanciata dal Governo a fare chiarezza nel proprio sistema sanitario e lo fa con un livello di rigore e trasparenza superiore ad ogni standard, aprendo il proprio sistema di monitoraggio anche a competenze ed esperienze di caratura nazionale. E oltre a rispondere ad esigenze di trasparenza, la versione lucana del “tavolo Massicci” (come è denominato l’omologo strumento nazionale), mira anche a liberare risorse utili, creando sinergie ed evitando aree di sovrapposizione, per proseguire l’importante processo di crescita delle nostre aziende sanitarie, sempre più in una logica di sistema e di comune strategia.

“Il governo della Basilicata – ha osservato il presidente De Filippo – pur potendo vantare una posizione certamente diversa da quelle della maggior parte delle Regioni (tanto del Nord quanto del Sud interessate da piani di rientro o ancor peggio di commissariamento), non intende soprassedere rispetto ad una dinamica sempre più stringente, che interessa tanto la dotazione del fondo sanitario, sempre meno coerente con i reali fabbisogni anche dei sistemi più virtuosi, quanto la struttura dei costi di sistema. Ci sono indubbi margini di efficientamento che devono essere perseguiti con particolare derterminazione al fine di assicurare sempre migliori standard qualitativi della nostra Sanità e garantire nel tempo un progressivo riequilibrio del bilancio consolidato della sanità lucana”.

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