La Regione Calabria interrompe l’attività della Centrale del Mercure. L’ex sindaco di Castelluccio Inferiore, Campanella, invia lettera al governatore Occhiuto
“Non ci stiamo e non accettiamo scelte non condivise con il territorio e con la nostra Regione Basilicata, né tantomeno siamo disponibili a subirle. Pura follia! La Centrale del Mercure ricade in due regioni, come è noto al presidente Occhiuto, ha convissuto da sempre con il territorio ed è stata modello di ecologia e di unità territoriale…calabro-lucana, così come lo fu la ferrovia”. Lo ha detto Paolo Francesco Campanella, ex sindaco di Castelluccio Inferiore, in una nota indirizzata a Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, dopo la decisione della sua Giunta di interrompere l’attività della Centrale del Mercure.
“Il Lao, il Mercure e l’intero comprensorio ne sono la prova oggi patrimonio Unesco….non lo dimentichi. Barattarla con scelte elettorali a vantaggio di associazioni ambientaliste per realizzare un degassificatore in altra area della Calabria non è una scelta ambientalista. – ha detto Campanella – La civiltà l’abbiamo da sempre dimostrata noi del Pollino comunità unita e coesa. Sono circa 280 i lavoratori tra i consorzi boschivi, le imprese di servizi e manutenzione ed i dipendenti diretti, ma questi forse per lei non contano nulla! Civiltà significa non distruggere un territorio, significa rafforzarlo e proteggerlo noi siamo stati capaci per oltre sessant’anni così come lo saremo anche questa tutti insieme. Basilicata e Calabria… questo non lo dimentichi!”.
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