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La Regione Puglia boccia la valutazione di incidenza ambientale per Torre Veneri

La Regione Puglia ha bocciato la valutazione d’incidenza ambientale presentata dall’esercito, con la seguente motivazione: “Il Poligono di Torre Veneri è incompatibile con il sito di interesse ambientale”. A rilanciare la notizia è il movimento ‘Lecce Città Pubblica’, presentando un documento ufficiale con cui, il 5 febbraio scorso, gli uffici di Bari preannunciano al Comando Militare il formale diniego all’istanza finalizzata all’approvazione del nuovo disciplinare d’uso del poligono. Il Comando, ora, ha tempo fino al 15 febbraio per osservazioni e integrazioni; in caso contrario, potrebbe lasciar perfezionare il diniego, per poi impugnare l’atte dell’ente regionale.
Secondo ‘Lecce Città Pubblica’, tale decisione della Regione rappresenta uno spartiacque. “Per la prima volta in un atto ufficiale – spiega Carlo Salvemini – si afferma il principio che fin dall’inizio ha ispirato le nostre iniziative a tutela del Sic di Torre Veneri. Bari dice che il Poligono è incompatibile, salvo non si adempia ad una serie di prescrizioni. Questo è un fatto di enorme rilievo. La Valutazione di Incidenza Ambientale – continua – è un obbligo di legge finora disatteso per il Poligono di Torre Veneri. Noi ce ne siamo accorti, e ne abbiamo fatto oggetto di segnalazione nel 2014 alla Direzione Ambiente della Comunità Europea ed al Ministero dell’Ambiente. A seguito di ciò e della successiva Conferenza Stato Regioni, la Regione Puglia ha concordato l’avvio del procedimento di valutazione di incidenza ambientale sul nuovo disciplinare d’uso del poligono da presentarsi a cura dei militari. La presentazione è avvenuta a fine maggio scorso”
La questione del poligono di Torre Veneri, insieme a quella di altre strutture simili in Italia, è finita anche sotto la lente di ingrandimento delle istituzioni europee

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