La Regione Puglia premiata a Bruxelles come “Sito di riferimento” per le politiche di innovazione
Per l’Europa la Puglia è “Reference Site” per le politiche d’innovazione nel campo della salute e dell’invecchiamento attivo. Il riconoscimento, consegnato dalla Commissione europea nel pomeriggio di oggi all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, in occasione della seconda giornata del summit a Bruxelles sull’innovazione digitale, premia il modello Puglia. Il modello della quadrupla elica, che mette in rete enti di ricerca, imprese, pubblica amministrazione e cittadini, e che vede nella salute dell’uomo e dell’ambiente, nella manifattura sostenibile, e nelle comunità digitali, creative e inclusive, i tre assi d’intervento delle politiche regionali dei prossimi dieci anni.
“La Puglia – ha detto Loredana Capone – è orgogliosa di ricevere questo riconoscimento. Essere indicati davanti a tutte le regioni europee come buona prassi da seguire nelle politiche di innovazione digitale in tema di salute è di per sé una grande vittoria. Perché non è facile fare innovazione, e non è facile farla dal Sud, ma riuscirci è la nostra più grande ambizione. In quest’ottica il titolo di “Reference Site” non è un traguardo, al contrario, è un incoraggiamento a perseverare e a migliorare sempre più la qualità dei servizi resi alle nostre comunità, perché sono i cittadini i veri beneficiari delle politiche regionali per la salute”.
Nel corso della cerimonia di consegna del riconoscimento l’assessore Capoone ha illustrato come la Puglia è impegnata a raggiungere gli obiettivi del “Blueprint on the digital transformation of Health and care”, documento strategico predisposto dalla Commissione europea sulla trasformazione digitale nel settore della salute e dell’assistenza.
“Partiamo dal Blueprint – ha proseguito l’assessore. Un piano che la Commissione europea ha voluto per trasformare l’innovazione da narrazione in politiche concrete, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e agevolare i fabbisogni che derivano da un’anzianità sempre più lunga della popolazione. Resta, però, un piano d’azione che i territori devono poi realizzare nel concreto. La Puglia ha provato a farlo mettendo in campo una serie di strumenti di finanziamento innovativi: dal Pre-Commercial Procurement, una modalità di gara d’appalto altamente innovativa, che la Puglia ha sperimentato dopo solo la Val D’Aosta, in cui l’oggetto è un prodotto di ricerca da costruire in base ai fabbisogni e le aziende, anche le piccole, sono messe nelle condizioni di mettere in produzione prototipi, sperimentarli e poi inserirli direttamente sul mercato con ottime percentuali di successo; ai Living Lab nati dal confronto tra il sistema dell’utenza (associazioni socio-economiche, enti pubblici e altre organizzazioni portatrici di interessi collettivi), il sistema della ricerca e le imprese pugliesi che operano nel campo dell’Ict; ai Partenariati regionali per l’innovazione. Azioni concrete, insomma, che la Puglia ha compiuto utilizzando i Fondi strutturali e i Fondi diretti dell’Unione Europea e scegliendo di metterli a servizio dell’attuazione pratica dell’innovazione digitale”.
“Quella di Bruxelles – ha concluso Capone – è, dunque, una grande opportunità e ringraziamo tutti coloro che hanno apprezzato il nostro intervento e ci hanno citati come esperienza di riferimento: Il nostro impegno non finisce qui, riparte da qui”.