La retribuzione dei lavoratori Ilva continua ad essere decurtata
Per i lavoratori dell’Ilva la retribuzione continua a restare decurtata. La copertura, che dovrebbe essere stata ripristinata al 70% dalle disposizioni del recente decreto ‘Milleproroghe’, resta ferma al 60% dal momento che l’Inps non ha ancora provveduto all’aggiornamento degli atti amministrativi relativi al ripristino.
“Anche per il mese di marzo appena trascorso i lavoratori dell’Ilva di Taranto in ‘solidarietà’ riceveranno un trattamento integrativo pari al 60%. – si legge in una nota della Fim Cisl – La direzione aziendale, ad oggi, non ha ancora ricevuto mandato dall’Inps, attraverso opportuna circolare, sui dettagli inerenti l’applicazione del nuovo trattamento economico”.
Si è mobilitato anche il sindaco di Taranto, Ezio Stefano, ed assieme ai sindacati metalmeccanici Uilm Uil e Fim Cisl, hanno lanciato la protesta. “L’ulteriore erogazione della misura del 10% in aggiunta a quanto previsto per legge (60%) certamente non è risolutiva della questione più generale, ma senz’altro concorre ad alleviare la loro condizione socio-economica precaria”, ha scritto il primo cittadino di Taranto in una lettera inviata al Ministero del Lavoro e all’Inps. ”Crediamo che un gesto di attenzione non solo scongiurerebbe forme di mobilitazione di protesta, ma testimonierebbe un buon esempio di sana amministrazione in sintonia con la volontà del Governo espressa in maniera chiara e ferma con l’emanazione della relativa legge, oltre a rappresentare un segnale forte di vicinanza all’intero territorio jonico, ormai da anni alla ricerca di una effettiva via d’uscita da questa condizione di crisi economico-produttivo-occupazionale ed ambientale”.