La riorganizzazione della Pubblica Amministrazione lucana tra lavoro agile e concorsi pubblici.
Le Amministrazioni regionali tra cui la Regione Basilicata e gli enti locali lucani, a seguito della
sottoscrizione del protocollo quadro “Rientro in Sicurezza” tra il Ministero della Pubblica
Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali lo scorso 24 luglio, sono in queste ore alla vigilia
di un ampio ragionamento sulla definizione delle prossime linee guida per gli uffici pubblici
anti coronavirus, che dovranno essere operative da settembre, al fine di affrontare i prossimi
mesi in maniera più organizzata rispetto a quello che si è potuto fare sotto l’ onda della
necessità e dell’ urgenza dei mesi scorsi.
Quanto messo in campo, infatti, da un lato ha consentito ai cittadini ed al sistema delle
imprese di fruire di servizi e prestazioni in maniera continuativa, con inedite procedure che si
sono sperimentate sul campo con i mezzi che si avevano a disposizione, ma dall’ altro lato ha
messo in evidenza ritardi di natura strutturale, strumentale nonché criticità di coordinamento,
che purtroppo hanno creato delle carenze di accoglimento dei bisogni sia dei cittadini
lavoratori che dei cittadini utenti. Per migliorare le criticità in maniera profonda è prevista la
definizione del Piano Organizzativo
Lavoro agile (POLA) che di fatto regolerà, dal prossimo anno ed in maniera stabile, il lavoro dei
dipendenti pubblici per la parte e le mansioni che possono essere organizzate in modalità
smart working, partendo dal presupposto che i principi chiave del vero smart working sono la
responsabilizzazione, ossia il lavorare per obbiettivi e la capacità di monitoraggio del processo.
Tutto questo rappresentanza una rivoluzione epocale a cui bisogna formarsi ed attrezzarsi, una
sfida che non si può perdere, perché ne va del futuro di una intera regione e di intere
generazioni.
In questo senso appare opportuno avviare immediatamente un processo di investimento nel
campo della digitalizzazione, della formazione e del rafforzamento della capacità
amministrativa della P.A lucana,che non potrà mai avvenire senza un costruttivo, intenso e
rinnovato sistema di relazioni sindacali, che portino alla concreta partecipazione delle
rappresentanze dei lavoratori al conseguimento degli obbiettivi quantitativi e qualitativi delle
performance.
Ricordando che la qualità della Pubblica Amministrazione è l’ elemento chiave per la
generazione di prodotto interno lordo, giacché moltissimi investimenti, ancor più in Basilicata,
dipendono dalla capacità organizzativa e della qualità amministrativa e progettuale dell’ ente
pubblico.
Nel confronto tra Pubblica Amministrazione regionale ed Enti Locali con le Parti Sindacali sul
tema della riorganizzazione della PA non si può prescindere da un’ attenzione particolare sui
prossimi concorsi pubblici per l’ immissione di nuovo personale.
Nella pubblica amministrazione locale, non discostandosi molto dal dato nazionale, come
evidenziato dall’ indagine 2020 Forum Pa sullo stato di salute della Pubblica amministrazione, i
trentenni sono meno dell’uno per cento, l’età media dei dipendenti pubblici è 54 anni, e circa
il 20 per cento ha 60 anni, con le uscite favorite da Quota 100 è in corso il superamento da
parte della popolazione pensionata su quella attiva e si registrano pericolose lacune di
personale in numerosi uffici, che ostacolano l’ efficienza dell’ azione amministrativa e la
capacità di programmazione e di spesa.
L’ingresso di nuova forza lavoro negli enti pubblici locali è un prerequisito di sopravvivenza per
la Pa della Basilicata e per l’ intera economia della regione, che dovrà affrontare l’ importante
sfida della programmazione e della gestione della grande mole di fondi pubblici sia
provenienti dal Recovery Found, sia dallo Stato con il Piano per il Sud, sia della nuova
programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2021 – 2027.
Da troppo tempo non si investe, attraverso concorsi pubblici e piani di formazione, sulla
Pubblica Amministrazione locale, che da anni vive un processo di depauperamento e di
emorragia del personale attraverso il pensionamento, a cui si è supplito solo con soluzioni
temporanee e precarie, senza una logica di lungo periodo e di capacitazione.
Pretendiamo oggi più che mai una P.A. innovativa, propositiva, realizzativa; concepita come una
risorsa propedeutica e fondamentale per favorirne il rilancio economico; una P.A. moderna, in
grado di superare le lacune del passato e che investa a pieno titolo su nuovo capitale umano,
l’unico in grado di segnare e produrre un profondo cambio di marcia. Una P.A. che utilizzi al
meglio l’innovazione informatica, aperta alle giuste innovazioni come fertile terreno di
progresso e benessere territoriale e strutturale, ma che non dimentichi mai il contatto umano
con il cittadino, che deve continuare a sentirla sempre vicina e disponibile, al suo fianco.
Luana Franchini
Segretaria Cisl Basilicata