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La salute della donna al centro della iniziativa “H Open Week” dell’AOR San Carlo

In occasione della nona Giornata nazionale della salute della donna, istituita e promossa su iniziativa del ministero della Salute, l’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza, con i suoi 3 Bollini Rosa, il massimo del riconoscimento conferito dalla fondazione Onda per l’attenzione riposta nelle attività di programmazione, prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie del genere femminile, ha aderito all’ (H) Open Week, organizzando una giornata informativa coinvolgendo i medici specialisti nelle branche di oncologia e senologia, ginecologia e ostetricia, disturbi della nutrizione, cardiologia.

L’evento, tenutosi ieri mattina a Potenza, nella sala A della Palazzina Accoglienza dell’Aor San Carlo, trasmesso in diretta facebook e in streaming sul portale aziendale, è stato interamente dedicato al tema della salute femminile per promuovere la consapevolezza sulle diverse dimensioni della salute della donna, dalla prevenzione alla salute riproduttiva, dall’accesso ai servizi ospedalieri erogati nei cinque ospedali dell’Azienda, con un approccio globale in tutte le fasi della vita.

“L’iniziativa è perfettamente in linea con quanto programmato da questa direzione, ha affermato il direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera. Il mese scorso –continua il Dg Spera- abbiamo presentato ai dipendenti e agli stakeholders il primo Bilancio di Genere dell’Azienda San Carlo che ha messo in luce con ancora più nettezza la necessità di ricorrere ad una medicina sempre più personalizzata per la evidente connessione e relazione che si registra tra lo stato di salute e il genere. Voglio rivolgere dei ringraziamenti a tutto il personale, sempre pronto ad aderire alle iniziative e, per il tramite della dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Claudia Datena, alle scuole della città di Potenza –conclude il direttore generale Spera- che hanno raccolto il nostro invito a partecipare a questa giornata di sensibilizzazione e a condividere con noi la lodevole iniziativa degli studenti del liceo classico di Potenza che hanno elaborato un disegno di legge sui disturbi del comportamento alimentare”.

I diversi workshop della mattinata, coordinati dalla direttrice sanitaria aziendale Angela Pia Bellettieri, hanno focalizzato la trattazione medico-scientifica sulla salute della donna sotto le lenti dell’oncologia e della senologia, dei disturbi del comportamento alimentare, della ginecologia e dell’area cardiovascolare.

“L’oncologia con la ricerca traslazionale ha modificato in maniera sostanziale la prognosi del tumore della mammella. Ha dichiarato Domenico Bilancia, direttore della Oncologia. La medicina di precisione consente di trattare in maniera mirata i diversi biotipi di tumore mammario con risultati esaltanti che garantiscono la guarigione del 90 per cento delle donne colpite dalla patologia. Migliori conoscenze biologiche sulla malattia, maggiore prevenzione, miglioramento delle terapie mediche hanno portato a questi grandi risultati”.

“La terapia chirurgica della mammella è una terapia ‘sartorializzata’, su misura per ogni singola paziente. Ha poi aggiunto la direttrice della Chirurgia senologica Pina Di Santo. Allo stato attuale non è corretto parlare di chirurgia demolitiva, si parla infatti di oncoplastica, per fare riferimento alle attività di cura che prestano attenzione al risultato estetico, nel rispetto dei valori e dei desideri della paziente”.

Sui disturbi del comportamento alimentare sono poi intervenute la dottoressa Nicoletta Mecca della Medicina interna, secondo la quale “Prevenire i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nell’età evolutiva è compito della società civile e del personale sanitario e può avvenire grazie all’educazione ad un corretto stile di vita e all’inclusività”, e la psicologa Alessandra Paladino che ha puntualizzato “quanto sia decisivo l’intervento tempestivo dei professionisti, nel tempo in cui si assiste ad un significativo aumento dell’incidenza dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, dell’insorgenza sempre più precoce -8-12 anni- e dell’incremento delle richieste di prime visite di oltre il 50 per cento. L’ambulatorio DNA dell’Aor San Carlo, di recente attivazione, intende poter offrire alla cittadinanza la possibilità di avere un riferimento in questo ambito”.

“La diagnosi prenatale, intesa come l’insieme delle tecniche strumentali ecografiche e laboratoristiche, ha raggiunto oggi livelli di sensibilità e specificità elevatissimi nei confronti delle anomalie malformative e genetiche. Ha aggiunto la ginecologa Maria Laura Pisaturo. Abbiamo oggi la possibilità di rilevare sempre più precocemente problematiche fetali, arrivando oggi a poter trattare in utero difetti come la spina bifida e l’ernia diaframmatica con ottimi risultati in termini di morbilità e mortalità”.

“Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica in costante aumento. Ha poi affermato la cardiologa Maria Pina Santarsiere. Entrambi i sessi ne sono colpiti, ma con significative differenze. Il 50 per cento è di sesso femminile, presentando spesso un’eziologia non ischemica, ma con una forte relazione con l’ipertensione arteriosa e il diabete. Per questo motivo è fondamentale intervenire precocemente nella correzione dello stile di vita e dei fattori di rischio cardiovascolari”.

L’iniziativa dell'(H) Open Week prosegue nelle giornate di martedì 23 e mercoledì 24 aprile con la massiccia adesione alle visite e ai consulti gratuiti nelle discipline mediche trattate e che sono assicurate dai medici dell’Azienda ospedaliera ‘San Carlo’ a tutte quelle donne che si sono precedentemente prenotate, scrivendo all’indirizzo di posta attivato per l’occasione.

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