La Segreteria della Cisl ha analizzato le opportunità per l’apertura dei cantieri in Puglia
La Segreteria della Cisl, nei giorni scorsi, ha analizzato le criticità dei territori che essa rappresenta, rispetto alle numerose vertenze che hanno di fatto espulso dai processi produttivi migliaia di lavoratori.
Sono circa 10 mila, nella sola provincia di Taranto, coloro che sono sottoposti agli ammortizzatori sociali e in deroga, per i quali non solo vi è la necessità che rientrino nei rispettivi processi produttivi ma anche che possano percepire gli assegni con puntualità. L’urgenza della quale bisogna occuparsi è il tema del lavoro, ovvero come difendere quello che c’è e come promuoverne di nuovo. La Segreteria della Cisl a tal riguardo ha analizzato le opportunità che possono dare nell’immediato risposte concrete, i termini di apertura di cantieri.
Soffermandosi sul solo “pezzo” che interessa le opere infrastrutturali nel territorio ionico, almeno quattro sono i filoni di intervento attuabili: – viabilità statale; -strade provinciali; – tratti comunali; -Porto di Taranto.
Riguardo al 1° programma che interessa strade statali, l’ammontare finanziario complessivo degli interventi, se interamente realizzati, è pari a 2,760,00 milioni di euro ma, ad esempio, risultano definitivi i due progetti riguardanti la SS 174 Manduria e la SS. 7 San Giorgio Jonico – Grottaglie, per 1,200,00 milioni di euro e ciò significa che tali opere potrebbero essere immediatamente cantierizzate. E’ importante, dunque, che gli uffici preposti dell’Anas forniscano informazioni dettagliate sullo stato di avanzamento degli appalti al fine di dare corso all’apertura dei cantieri. Discorso analogo è per i ritardi nella cantierizzazione di opere concernenti le Strade Provinciali, con riferimento particolare agli interventi di ammodernamento della SP 13 e di messa in sicurezza della rotatoria della ex SS7 per un valore complessivo di 3, 400,00 Milioni e con progettazione che è definitiva.
Con riferimento al 2° programma viabilità non risulta ancora appaltato l’intervento – per un valore di 3,500,00 milioni di euro e con progettazione definitiva – relativo alla manutenzione straordinaria della Circummarpiccolo, strada ad alta percorribilità per ragioni turistiche, commerciali ed anche sociali in quanto utile a raggiungere l’Ospedale Moscati. L’aggravante è che non risultano appaltati lavori per circa 4 milioni di euro, per ammodernamento, manutenzione ordinaria e straordinaria, messa in sicurezza di altre Strade Provinciali nella zona occidentale della provincia ionica.
Quanto alla Regionale 8, ferme restando le considerazioni ribadite dalla Cisl in diverse circostanze sulla validità del progetto sia sul piano della viabilità che della riqualificazione dei territori interessati, per la loro rivalutazione turistica, commerciale e paesaggistica, è opportuno, anche alla luce delle recenti notizie di stampa, un chiarimento con gli uffici competenti della Regione Puglia. L’auspicio è che tale percorso di chiarezza miri a non inficiare l’opera ma a risolvere le questioni che vedono, in questa fase, diversi Sindaci manifestare alcune problematiche e perplessità.
Relativamente agli interventi specifici per il comune di Taranto, risultano in esecuzione i lavori che attengono alle Linee veloci e parcheggi di scambio, a Cimino e Croce. Dal bando di gara per l’appalto dei lavori dei parcheggi risultano risparmiati circa 3 milioni di euro, per il ribasso d’asta e tale cifra, così come prevedeva il finanziamento regionale, deve essere indirizzata all’acquisto di mezzi per le linee veloci. In realtà sembrerebbe che il Comune e alcuni tecnici siano orientati ad utilizzare i 3 milioni per l’acquisto di biciclette da dare in uso ai cittadini per raggiungere la città e comunque in alternativa alle Linee veloci. A giudizio della Cisl, qualora ciò fosse realizzato, il rischio è che quei 3 milioni sarebbero irrimediabilmente perduti, giacché non risulta possibile altra destinazione, come da Piano di Intervento FES.
Il recente accordo tra Autorità Portuale di Taranto e Terminal Rinfuse risolve e contestualmente riapre la prospettiva concreta dell’attuazione degli investimenti infrastrutturali nell’area portuale. Questo accordo, frutto di una assunzione di responsabilità, che la Cisl ha molto apprezzato, da parte dei diversi attori consentirà di salvaguardare i circa 500 posti di lavoro e di avviare nuovi cantieri.