La Sindaca di Venosa, Marianna Iovanni, designata componente dell’Osservatorio Regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata e sulla valorizzazione dei beni e delle aziende loro sequestrate e confiscate
La Sindaca del Comune di Venosa, Marianna Iovanni, su indicazione dell’ANCI Basilicata, è stata designata componente sia dell’Osservatorio Regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso che dell’Osservatorio Regionale per la valorizzazione di beni e
aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. È solo attraverso la conoscenza dei fenomeni delittuosi che è possibile definire e
implementare azioni educative tese a promuovere la cultura della legalità. Dopotutto, la funzione dei due osservatori si risolverà nel monitoraggio cosiddetto civico dei reati commessi al fine di dibatterne in sede inter istituzionale le cause e le caratteristiche e così
contribuire a progettare e realizzare iniziative idonee a difendere e tutelare tutti quei valori che presidiano la legalità.
Nello specifico, l’Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso, è un organismo di supporto della Regione Basilicata in materia di contrasto e di prevenzione dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata, nonché di promozione della
cultura della legalità e della cittadinanza responsabile; l’ Osservatorio regionale per la valorizzazione di beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha funzione di promozione, consultazione e supporto delle attività di programmazione, monitoraggio e controllo nelle azioni di valorizzazione delle aziende e dei beni confiscati. Durante l’insediamento degli Osservatori indetto dal Presidente del Consiglio della Regione Basilicata, Carmine Cicala, avvenuto il 20 luglio scorso, la Sindaca della cittadina oraziana ha proposto di tenere i susseguenti incontri in diverse città della Basilicata. Anche la presenza fisica dei suddetti organismi può contribuire a consolidarne finalità e operato con tutto ciò che ne consegue in termini di una più proficua compartecipazione delle istituzioni e dei cittadini alla definizione delle iniziative da mettere in campo per la promozione della cultura della legalità e per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali.