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La Storica Casa Grotta di Vico Solitario e il Cucù in terracotta di Matera al Tocatì di Verona

Si terrà a Verona, dal 14 al 17 settembre 2017, la quindicesima edizione del Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada, che vanta il patrocinio Unesco per il Patrimonio Culturale Intangibile. All’edizione di quest’anno, su proposta della Società Italiana per la Museografia e i Beni DemoEtnoAntropologici (SIMBDEA), è stata invitata l’Associazione Culturale Gruppo Teatro Matera, gestore della Storica Casa Grotta di Vico Solitario nei Rioni Sassi di Matera: sarà questa un’importante occasione per portare all’attenzione dei partecipanti le caratteristiche peculiari degli storici rioni, soffermandosi sulle tradizioni socio-culturali che ne animarono la vita per lungo tempo, prima dell’abbandono sancito dalla Legge 619 del 1952.
Durante i giorni del Festival, che ha conseguito il patrocinio del Comune di Matera, la delegazione materana, coordinata dalla responsabile Raffaella Anecchino, si proporrà con la narrazione della realistica esperienza nella Storica Casa Grotta di Vico Solitario, focalizzando inoltre l’attenzione sui giochi del passato e, in particolare, sulla storia del cucù in terracotta. Un laboratorio aperto al pubblico, curato da un artigiano materano, coinvolgerà i presenti nella produzione del benaugurante manufatto, tipico della storia dei Sassi di Matera e del territorio circostante, la cui vitalità produttiva è tuttora evidente nelle botteghe di artigianato artistico della città. Come si legge nella relazione inviata agli organizzatori, “il cucù è un fischietto tradizionale, che pone le sue radici nella Magna Grecia ed è il risultato evolutivo di giochi di ridotte dimensioni a forma di galletti. Conservando nel tempo la sua forma, si sviluppò ludicamente in fischietto. Lavorato con l’argilla, viene oggi decorato con linee colorate e spesso viene articolato con l’aggiunta di ramoscelli, foglie, fiori e uccellini. È un gioco che non si è perso nella memoria e nell’uso infatti, ancora oggi coinvolge grandi e piccini che acquistandone uno lo fischiano per le strade”.
Il Tocatì è organizzato dall’Associazione Giochi Antichi (AGA), nata nel 2002 per iniziativa di “un gruppo di cittadini uniti dalla passione per i giochi tradizionali e dalla volontà di continuare a praticare, salvaguardare e trasmettere il loro patrimonio ludico alle future generazioni”. Il Festival “ha preso negli anni un valore e una forza riconosciuti a livello internazionale, tanto che dal 2015 AGA è rappresentante presso l’UNESCO – sezione patrimonio culturale immateriale – dell’Associazione Europea Giochi e Sport Tradizionali, AEJeST – ONG accreditata dal Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.”
Infine, “il Festival ha promosso il riconoscimento del gioco tradizionale e del suo valore storico e antropologico in modo innovativo, attraverso l’identificazione e il coinvolgimento di comunità ludiche tradizionali portandolo progressivamente a una dimensione planetaria, grazie anche alla collaborazione di oltre cinquecento volontari. Nel Tocatì le comunità di giocatori s’incontrano tra loro, con i cittadini, i musei, gli studiosi e i gruppi rappresentativi delle altre espressioni culturali come patrimonio immateriale vivo e creativo.”

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