BasilicataCronaca

La UIL protesta fuori il carcere di Matera

La UIL accusa ‘l’Amministrazione Penitenziaria della Casa Circondariale di Matera di non aver rispettato gli impegni assunti lo scorso 8 luglio con i quali veniva stabilito il trasferimento di tre unità lavorative dal Nucleo Traduzioni e Piantonamento al personale in forze in Istituto su turni. Tale accordo sarebbe entrato in vigore il 1° settembre, ma così non è stato per tutte e tre le persone coinvolte. Due infatti hanno preso servizio presso l’Istituto lasciano il posto NTP ad altre due nuove unità lavorative che hanno sopperito al trasferimento, al terzo spostamento programmato non è stata confermato il passaggio, lasciando in stand by anche la terza nuova unità lavorativa che sarebbe entrata in NTP. Questo inspiegabile cambio di idea si inserisce in una situazione interna non facile, fatta di quotidianeità e frizioni che tolgono serenità alla vita lavorativa.  A parte il silenzio della Direzione in merito alla difficile realtà, il carcere di Matera vive i problemi proprio del sistema carcerario italiano, come la carenza di personale che costringere gli uomini a non beneficiare di riposi e congedi. La locale casa circondariale ha anche un problema in più. La realizzazione del reparto protetto presso l’Ospedale Madonna delle Grazie, ha subito un inspiegabile stop e così la sicurezza diventa sempre un fattore aleatorio, non ultimo il tentativo di evasione dal Pronto Soccorso agevolato dalla mancanza dei protocolli di tutela del personale penitenziario, dell’utenza asm e della cittadinanza.

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