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Ladisa fa chiarezza sulla nota del presenza di larve di mosca nei piatti al Policlinico di Foggia

In merito ai fatti rappresentati in queste ore attraverso una nota diffusa dal Policlinico di Foggia agli organi di stampa dal titolo “Larve di mosca nei piatti, il Policlinico sanziona azienda ristorazione”, per la società Ladisa è fondamentale rappresentare delle puntualizzazioni che sono certamente dirimenti per ricostruire i presunti fatti descritti. Appare strano che si parli ben 14 giorni dopo di un piatto assegnato ad un posto letto non occupato da paziente, eppure richiesto dal personale ospedaliero. Il piatto contestato è stato però aperto da qualcuno (non già da un degente), e nessuna contestazione è stata rappresentata nell’immediato a questa azienda che ha sul posto un presidio attivo e presente per la somministrazione.
In aggiunta si precisa che non si conoscono le procedure e la tracciabilità di campionamento che hanno portato alle deduzioni rappresentate nella
contestazione odierna, e questa modalità è stata gestita in modo irrituale rispetto alla collaborazione in atto. A ciò si aggiunga che la società Ladisa ha sempre adottato tutte le misure atte a prevenire il verificarsi di episodi come quello oggetto di contestazione all’uopo munendo i locali del Centro Cottura, ove sono preparati giornalmente i pasti veicolati in legame fresco – caldo, di opportune barriere antinsetto oltre a tutte le
altre dotazioni in punto di misure di prevenzione e protezione necessarie a tenere sotto controllo eventuali contaminazioni da corpi estranei. A supporto di quanto esposto, si precisa ulteriormente che all’interno del Piano di Autocontrollo del Centro di Preparazione e Confezionamento Pasti è dedicata una specifica procedura aziendale relativa al controllo degli infestanti, disinfestazione e derattizzazione che comprende un piano di monitor aggio con interventi programmati eseguiti da proprio personale qualificato. Inoltre, è doveroso osservare come all’interno delle
cucine e dei reparti di lavorazione/produzione venga effettuato il c.d. “monitoraggio ​ attivo” che consente giornalmente di individuare tracce di eventuali infestanti sì da consentire alla scrivente società di intervenire, in via preventiva, celermente e tempestivamente a rimuovere l’eventuale presenza di corpi estranei.
Ladisa, naturalmente, ha dato mandato ai suoi legali di procedere affinché emerga la verità e sia tutelata la sua integrità che non può essere messa in discussione da affermazioni e ricostruzioni fantasiose ed illatorie.

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