L’agricoltura genera il 7% del Pil di Basilicata
Il settore agricolo lucano riveste un ruolo significativo all’interno dell’economia regionale e vale circa il 4% del Pil della Basilicata.
Tutto il sistema agroalimentare lucano, inteso come l’insieme delle produzioni agricole e delle relative attività di trasformazione industriale, rappresenta circa il 7% del valore aggiunto complessivo della regione.
Questi dati confermano come sia importante il risultato raggiunto dalla Regione Basilicata in merito all’utilizzo dei fondi comunitari del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2014-2022 per il quale è stato impiegato il cento per cento delle risorse per un totale di 928 milioni di euro, di cui il settanta per cento già erogato”.
Lo sostiene in una nota l’eurodeputata del Sud e della Basilicata Chiara Gemma.
“Oltre a questi fondi Ue già utilizzati, – continua – è altrettanto importante rilevare che con la nuova programmazione della Pac 2023-2027 e il Complemento per lo Sviluppo Rurale la Regione Basilicata potrà disporre di una ulteriore dotazione finanziaria complessiva di 453 milioni di euro, di cui 229 milioni di quota Feasr e 224 milioni euro di cofinanziamento nazionale e regionale.
La disponibilità di tali risorse e il loro buon utilizzo saranno fondamentali per continuare a sostenere il settore primario della Basilicata e rendere virtuosi i risultati che ne deriveranno. Un settore che nel prossimo quinquennio 2023-2027 dovrà fare i conti con un nuovo modello di governance deciso dall’Ue che vedrà il coordinamento delle azioni a cura del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e la loro attuazione affidata alle singole Regioni.
Entrando nel merito della nuova programmazione agricola della Basilicata, – rileva l’on. Gemma – essa sarà basata sul potenziamento della competitività in forma sostenibile, sul rafforzamento della resilienza e della vitalità dei territori rurali, sulla promozione del lavoro agricolo e forestale di qualità, sulla sicurezza sui posti di lavoro e sul sostegno alla ricerca e all’innovazione.
Il tutto con l’obiettivo di sostenere l’imprenditorialità giovanile, combattere lo spopolamento e conciliare e valorizzare il connubio agricoltura e ambiente, con grande attenzione alla transizione energetica, al clima e alle risorse naturali.
Si tratterà di portare avanti un percorso di attività complesso e ricco di incognite che dovrà guidare la Regione Basilicata insieme agli operatori del settore e ai vari soggetti pubblici e privati coinvolti.
Siamo certi, tuttavia, – conclude l’eurodeputata – che, anche nel prossimo quinquennio, la Regione e tutti gli attori in campo saranno all’altezza del compito e i risultati arriveranno, fermo restando il quadro delle criticità che sopportano periodicamente le imprese agricole lucane a causa delle tante difficoltà come il rialzo dei prezzi energetici e, stando alle ultime settimane, gli ingenti danni che hanno subito a causa del maltempo”.