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Lapadula rieletto segretario generale della Fai Cisl Basilicata

Si è concluso con la rielezione di Antonio Lapadula a segretario generale il V congresso regionale della Fai Cisl, congresso aperto dallo stesso Lapadula che ha offerto alla folta platea di delegati riuniti al Park Hotel di Potenza un’articolata analisi dello scenario di crisi che ha investito la regione negli ultimi anni e lanciato le proposte che il sindacato intende mettere in campo per portare la Basilicata “oltre la crisi”. “In meno di dieci anni in Basilicata si sono persi oltre 8 mila posti di lavoro e un numero crescente di lavoratori è in cassa integrazione. La crisi – ha detto ancora Lapadula – sta allargando il divario economico e sociale tra Nord e Sud del paese, come dimostra l’impennata della povertà”. Secondo il leader della Fai lucana “per andare oltre la crisi e tornare a creare posti di lavoro occorre investire sulla filiera agroalimentare e sulla filiera ambientale”. Proprio la doppia filiera è stata una delle principali proposte lanciate dal congresso lucano della Fai agli interlocutori imprenditoriali e istituzionali della regione. “Dobbiamo lavorare affinché il settore agricolo e l’industria di trasformazione presente in Basilicata dialoghino e cooperino di più con l’obiettivo di incrementare il valore aggiunto locale e puntare sulle produzioni di eccellenza orientate alla qualità e alla sicurezza alimentare, tema quest’ultimo sempre più sentito dai consumatori”. Per Lapadula “anche il settore della forestazione deve essere ammodernato in una logica di filiera che ne incrementi l’efficienza e la capacità di produrre ricchezza, anche in chiave energetica”. Nella sua relazione Lapadula ha toccato tutte le più importanti vertenze che hanno visto impegnata la Fai nel passato quadriennio: consorzi di bonifica, associazioni allevatori, progetto Vie Blu, Ciccolella, ex Mister Day, Cutolo etc. In conclusione dei lavori il segretario nazionale Claudio Risso ha evidenziato che “quella attuale non è una crisi, ma la fine di un’epoca fondata sull’idea di una crescita infinita senza lavorare”. Parlando di forestazione Risso ha detto che “deve diventare produttiva e multifunzionale passando dalla logica del pronto soccorso alla programmazione. Un paese come l’Italia, in gran parte montano, non può fare a meno della prevenzione del dissesto idrogeologico prodotto dall’incuria del territorio. La Fai Cisl – ha concluso Risso – è per la costituzione di enti strumentali economici per la gestione del settore forestale”.

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