L’appello della Fondazione Sinisgalli: “Il patrimonio del poeta non va venduto sui mercatini dell’usato nè nelle librerie antiquarie”
Un allarme e un appello lanciati dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli affinchè una parte fondamentale del suo patrimonio non sia venduta sui mercatini dell’usato di Roma, nelle aste giudiziarie e nelle librerie antiquarie. La Fondazione, con questo gesto, cerca di ricordare nel miglior modo possibile il poeta lucano nato a Montemurro (Potenza) nel 1908 e morto a Roma nel 1981.
“Si tratta di oggetti d’arte, libri antichi e moderni, dell’epistolario e di altro materiale della casa romana del poeta ingegnere. – si legge nella nota della Fondazione – La perdita di tale materiale significherebbe far morire il poeta una seconda volta”.