L’arbitro finanziario accoglie il ricorso presentato dall’Adiconsum
Con decisione n. 960 del 19.2.2013 il Collegio dell’Arbitro Bancario e Finanziario di Napoli ha accolto il ricorso presentato dall’Adiconsum Cisl di Basilicata, trasmesso in nome e per conto di una propria associata che si è vista addebitare sulla sua carta prepagata l’importo complessivo di € 768,95.
“La malcapitata, studentessa universitaria, – ha affermato Angelo Festa, Segretario Generale della Cisl – , titolare di una carta prepagata, emessa da un intermediario finanziario, si è vista addebitare su di essa tre pagamenti a favore di un sito internet per operazioni di e-commerce effettuate dalle ore 23,20 del 1.6.2012 alle ore 0,38 del 2.6.2012, per un totale di 768,95 euro, e mai dalla stessa compiute. La sfortunata studentessa accortasi della truffa ha immediatamente bloccato la carta mediante l’utilizzo dell’apposito numero-verde, sporto denuncia ai Carabinieri e da qui il ricorso all’Arbitro Bancario e Finanziario attraverso l’Adiconsum”.
“E’ stato un ottimo risultato – continua Festa – perché il Collegio Arbitrale ha effettivamente appurato, così come abbiamo sostenuto, che non vi sono state irregolarità nell’atteggiamento della ricorrente, la quale, non appena resasi conto delle operazioni non autorizzate, ha provveduto tempestivamente agli adempimenti prescritti, mentre l’intermediario finanziario non ha attivato idonee misure di sicurezza di secondo livello, ormai diffuse e comunque necessarie per adeguare a canoni di sicurezza accettabili il servizio reso”. In definitiva il Collegio arbitrale ha accolto il ricorso, dichiarando che l’intermediario è tenuto al rimborso dell’importo di € 768,95, deve corrispondere alla Banca d’Italia la somma di € 200,00 quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente la somma di € 20,00 quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso.