BasilicataCronaca

L’Arcivescovo di Matera sul tetto dell’ospedale di Tinchi

I comitati in lotta per restituire al territorio metapontino l’Ospedale di Tinchi in tutta la sua efficienza affiancano l’azione decisa intrapresa dal PD di Pisticci e Marconia, tesa a portare i responsabili regionali alla conclusione di così angosciante problema.

Essi danno merito di questa iniziativa ai responsabili di Partito impegnati in prima linea a sostenere una valida proposta sanitaria per Tinchi, corrispondente a quella deliberata a suo tempo dal Consiglio Comunale di Pisticci e fatta propria dai Comitati in lotta.

Ieri sul presidio dei dimostranti è salito l’Arcivescovo di Matera Monsignor Salvatore Ligorio accompagnato dal parroco di Tinchi Padre Lorenzo dei maristi.

L’alto prelato ha espresso solidarietà ai dimostranti e condivisione del problema di Tinchi.

Ha dichiarato di essersi personalmente impegnato presso l’On. Vincenzo Viti e presso il direttore generale Gaudiano per sostenere le ragioni di un serio consolidamento del servizio sanitario svolto da sempre nell’ospedale pisticcese.

Per la vigilia di Natale oltre venti associazioni e una quindicina di gruppi musicali provenienti da tutte le parti sosterranno in veglia dalle ore 15,00 alle 2,00 della notte le ragioni di una rivendicazione giusta, onesta, pressante e di pubblica utilità.

I Comitati continueranno la loro resistenza sul presidio, predisponendo per l’immediato futuro azioni dimostrative più forti e incisive, quali la vibrante contestazione popolare davanti alla sede dell’ASM, l’occupazione della sede Consiliare della Regione, un corteo sulla Basentana e, in risposta al silenzio delle autorità regionali, il rogo dei certificati elettorali sulla piazza di Bosco Salice, ora Centro Agricolo, dove oltre 11.000 antifascisti subirono la vendetta del regime col confinamento e i lavori forzati.

I Comitati esprimono fiducia che ciò non avvenga, ritenendo fondamentale e determinante l’azione in atto di politici locali e regionali che sinceramente stanno premendo perché l’Ospedale di Tinchi riabbia la sua identità prima che venga definito ed approvato il nuovo Piano Sanitario Regionale.

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