L’arte di “illuminare l’arte” con iGuzzini
Può la luce “giusta” esaltare la bellezza di un’opera di Caravaggio, Brunelleschi, di Leonardo da Vinci o di una chiesa rupestre? L’illuminazione dei beni culturali è, da tempo, tra i temi più dibattuti. Se, da un lato, una corretta progettazione illuminotecnica è di importanza fondamentale per la fruizione di opere d’arte, monumenti, beni paesaggistici, dall’altro la luce può diventare tra le principali cause del processo di degrado cui i beni culturali sono esposti.
Questi i temi di “Illuminare l’arte” giornata di studio in programma il 9 giugno dalle 16 presso l’ex ospedale di San Rocco a Matera. Articolato in tre sezioni, l’evento è organizzato dall’Accademia della Luce Matera e iGuzzini, in collaborazione con la Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri, dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri della Provincia di Matera. Duplice l’obiettivo. Da una parte analizzare le problematiche connesse all’illuminazione delle opere d’arte per valorizzare al meglio i beni artistici, storici e monumentali e, al contempo, proteggerli dalle radiazioni che possono danneggiarle. Dall’altra mettere a disposizione di professionisti, studenti e appassionati strumenti innovativi per la progettazione dell’illuminazione urbana, monumentale e museale.
Si comincia con “Per una teoria dell’illuminazione dei beni culturali”, tenuto da Armando Ginesi professore emerito di Storia dell’arte e già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Il professor Ginesi, che ha dedicato la sua vita professionale alla valorizzazione e al miglioramento della fruizione dei beni culturali, spiegherà come ripensare la luce come strumento per la fruizione di un’opera d’arte. Per illuminare un’opera d’arte si deve tener conto solo delle questioni tecniche come pure degli aspetti di fruibilità e godibilità per il visitatore. La luce, quindi, si carica di significato diventando atto di comunicazione.
Dalla teoria dell’illuminazione alla pratica. Con “Principi generali per l’illuminazione dei Beni Culturali”, l’ingegner Catia Grossi, product application trainer specialist per l’azienda iGuzzini presenterà le sorgenti led e i loro vantaggi nell’illuminazione museale e monumentale.
Per finire un case study presentato dall’ingegner Grossi. L’analisi dell’illuminazione progettata per “L’ultima cena di Leonardo da Vinci”, un vero e proprio esempio di come il legame tra luce e opera d’arte influisca non solo sulla conservazione ma sul modo di vedere e comprendere l’opera stessa