L’ASP fa chiarezza sull’avviso pubblico per l’assunzione degli operatori tecnici e autisti di ambulanza
La Asp di Potenza interviene con una propria nota in merito all’Avviso Pubblico per l’assunzione a tempo determinato di Operatori Tecnici, autista di ambulanza chiarendo ogni eventuale dubbio in riferimento alla correttezza del proprio operato relativamente ai requisiti richiesti dall’Avviso Pubblico che è stato indetto, con deliberazione n. 243 dello scorso 31 marzo, per l’assunzione a tempo determinato di quelle figure.
“L’Avviso contempla, ai fini dell’assunzione, il requisito testuale previsto dalla normativa di riferimento (art. 26, co. 1, lett. B, del DPR 220/2001) che per tale figura prescrive il possesso di“ cinque anni di esperienza professionale acquisita nel corrispondente profilo professionale presso pubbliche amministrazioni o imprese private”. Il problema posto dal suddetto requisito, in ordine all’effettiva possibilità di reperire le risorse necessarie alle Aziende sanitarie, in realtà risulta essere sul tavolo della Conferenza Stato/Regioni, per valutarne l’eventuale modifica, che -allo stato- non è però ancora stata realizzata. Al tempo stesso, la “proroga” dei contratti interinali, che l’Azienda ha al momento disposto sino al 30 di giugno del 2022, deve trovare giustificazione anche nella “sperimentata” evidenza che il tentativo di assumere il personale attraverso le previste procedure per l’accesso alla pubblica amministrazione, sono state fattivamente percorse. Dunque, <<la logica alla base della politica aziendale è stata quella di anteporre il rispetto dei requisiti prescritti dalla norma, nel tentativo di
“L’Avviso contempla, ai fini dell’assunzione, il requisito testuale previsto dalla normativa di riferimento (art. 26, co. 1, lett. B, del DPR 220/2001) che per tale figura prescrive il possesso di“ cinque anni di esperienza professionale acquisita nel corrispondente profilo professionale presso pubbliche amministrazioni o imprese private”. Il problema posto dal suddetto requisito, in ordine all’effettiva possibilità di reperire le risorse necessarie alle Aziende sanitarie, in realtà risulta essere sul tavolo della Conferenza Stato/Regioni, per valutarne l’eventuale modifica, che -allo stato- non è però ancora stata realizzata. Al tempo stesso, la “proroga” dei contratti interinali, che l’Azienda ha al momento disposto sino al 30 di giugno del 2022, deve trovare giustificazione anche nella “sperimentata” evidenza che il tentativo di assumere il personale attraverso le previste procedure per l’accesso alla pubblica amministrazione, sono state fattivamente percorse. Dunque, <<la logica alla base della politica aziendale è stata quella di anteporre il rispetto dei requisiti prescritti dalla norma, nel tentativo di
sopperire alle carenze di personale, e soltanto qualora l’ossequio alla previsione di legge sul possesso dei requisiti non consenta di soddisfare il fabbisogno, procedere altrimenti, al fine di assicurare la continuità di un servizio pubblico indispensabile>>.
Vi è in definitiva il convincimento dell’Azienda che -nel doveroso contemperamento degli interessi in gioco- <<sia corretto garantire la possibilità di concorrere per un posto a quei candidati che, per ipotesi, dovessero trovarsi in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente>>