L’assessore barese Vincenzo Brandi predispone la proposta di ‘Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani’
L’assessore al Patrimonio Vincenzo Brandi, coerentemente con gli impegni assunti dal sindaco Antonio Decaro per i primi 70 giorni di governo, ha predisposto la proposta di “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani” che sarà ora sottoposta all’attenzione dei presidenti dei municipi per l’avvio di un percorso di partecipazione aperto ai cittadini.
Obiettivo dichiarato del documento, mutuato dall’analogo regolamento in vigore nel Comune di Bologna, è quello di valorizzare il patrimonio – materiale e immateriale – esistente attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini che possono, ad esempio, chiedere e ottenere in via temporanea o continuativa uno spazio o un bene del patrimonio comunale a fronte di un progetto di riconosciuta qualità sociale e utilità pubblica.
“Il riuso e la rigenerazione del patrimonio pubblico può e deve rappresentare l’occasione per favorire progetti utili a sostenere lo sviluppo sociale e a produrre servizi collaborativi – dichiara l’assessore Brandi -. Per questa ragione il regolamento predisposto intende incentivare l’intervento propositivo sui beni comunali da parte di soggetti, singoli o aggregati, che vogliano attivarsi per la cura e la riqualificazione del patrimonio collettivo”.
Nello specifico il documento, che risponde ai principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa (ex art. 97 Costituzione), disciplina sia i casi in cui la civica amministrazione richieda la collaborazione dei cittadini sia quelli in cui siano i cittadini stessi a proporre interventi finalizzati alla rigenerazione dei beni comuni.
Il regolamento individua inoltre nel dettaglio i termini e le modalità per la sottoscrizione di una intesa di collaborazione tra pubblico e privato improntata ai principi di pubblicità, responsabilità, inclusività e sostenibilità. Il profilo finanziario delle attività da intraprendersi dovrà ovviamente essere improntato ai principi di trasparenza e concorrenzialità.
Rientrano nel concetto più ampio di cura e rigenerazione dei beni comuni gli interventi sugli spazi e sugli edifici pubblici volti alla promozione dell’innovazione sociale e dei servizi collaborativi come pure quelli tesi alla promozione della creatività urbana nonché i progetti di innovazione digitale applicata ai servizi di pubblica utilità.