L’assessore Giannini risponde ai comunicati dei consiglieri Di Bari e Damascelli
“Piuttosto che un viaggio sui treni regionali della linea-adriatica, invito i colleghi Di Bari e Damascelli a farsi con me un viaggio sui servizi ferroviari metropolitani di Bologna piuttosto che di Milano piuttosto che di Roma o di Firenze; capiranno “finalmente” che viaggiare per meno di 20’ in piedi, in fasce orarie di punta pendolare, sia una situazione di assoluta normalità e consentita dalla norma tecnica”. Risponde così l’Assessore Giannini al comunicato odierno del M5S sulla seduta della V^ Commissione consigliare.
“Trenitalia ha sempre rispettato con rigore i limiti di carico massimo definiti dal costruttore delle carrozze. I limiti di sicurezza imposti, che prevedono fino a 90 posti in piedi per ogni carrozza, sono stati ristretti a valori estremamente conservativi, secondo quanto richiesto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria con nota 00530/13. Rispetto a questi limiti, per i viaggiatori in piedi, viene assunta oggi una previsione di capacità aggiuntiva pari al 30% dell’offerta di posti a sedere, su itinerari inferiori ai 30’, con la disposizione al Capo treno (procedura PEIF 38) di non far partire il treno in caso di carico fuori da questi limiti”
La Di Bari e Damascelli, puntano il dito sull’unico e dico “ unico” treno della giornata, che vede nel percorso da Molfetta a Bari mediamente 8 persone a carrozza in piedi (dati medi dal lunedì al venerdì !!), confondendo il concetto di “sicurezza del viaggio” da quello della “comodità del viaggio” creando, com’è nel loro stile, allarmismi ingiustificati e strumentali. “Piuttosto, rivendico la circostanza di poter garantire ai viaggiatori pugliesi un’offerta di trasporto sulla linea adriatica di un treno ogni mezzora nell’arco dell’intera giornata nella relazione Molfetta-
Fasano e rivendico ancor di più, nel caso specifico, di aver messo a disposizione in quella fascia oraria (dalle 7 alle 8 del mattino) ben 6 treni regionali, praticamente uno ogni dieci minuti”.
“Rassicuro i viaggiatori che cercheremo di fare sempre di più e meglio. Dal prossimo orario invernale (partirà il prossimo 9 dicembre) il servizio alla mezz’ora sarà esteso sino a Barletta e Fasano, creando un vero e proprio servizio metropolitano esteso, cadenzato con interscambio. L’arrivo dei nuovi treni Alstom Jazz, tre dei quali sono attesi nei prossimi mesi, aumenterà la qualità dell’offerta sia in termini di capacità che di qualità.
“Quanto all’offerta sulla Andria-Ruvo, dal dopo incidente, il programma di esercizio è sempre stato rispettato con l’utilizzo dei bus sostitutivi al posto dei treni, senza alterare in nessun modo l’offerta complessiva e impiegando mediamente quasi 2,5 bus per ogni treno soppresso senza alcuna criticità di sovraffollamento”.
“Quanto alla riapertura della linea ferroviaria Ruvo-Corato (forse la Di Bari non lo sà) i tempi tecnico- amministrativi per il rilascio delle autorizzazioni non li stabilisce la Regione, ma l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Se vuole rendersi utile, ci aiuti con i suoi amici di partito, oggi al governo, a comprimere queste tempistiche piuttosto che perdere tempo in polemiche inutili”.