L’assessore regionale Leo e il Presidente Adisu Cataldo rispondono congiuntamente al tema dell’emergenza abitativa degli studenti
“In queste ore in cui dilagano i movimenti di protesta degli studenti infiammando le piazze di tutta Italia, sebbene l’attuale situazione abbia all’origine il contrasto al “caro affitti” per i fuori sede, è bene fare un po’ di chiarezza su alcuni interventi messi in campo dall’amministrazione regionale, per il tramite di Adisu Puglia, per garantire la reale fruizione del diritto allo studio in Puglia” hanno dichiarato l’assessore regionale Sebastiano Leo e il Presidente di Adisu Puglia Alessandro Cataldo.
“Adisu Puglia, seguendo l’indirizzo delle politiche del governo regionale, ha costantemente aumentato nel corso di questi ultimi la copertura delle borse di studio, passando dal 75,70% nel 2015 alla copertura totale degli aventi diritto già a partire dall’anno 2016, mantenendo inalterato questo invidiabile risultato fino all’anno accademico in corso” fanno sapere l’assessore regionale e il Presidente di Adisu Puglia che hanno aggiunto “Inoltre, va segnalato che le borse di studio erogate agli aventi diritto sono pure aumentate di numero, se si considera che le circa 17.000 del 2015 hanno ormai superato la soglia delle 22.000 unità per l’anno accademico in corso.”
“Nel frattempo è cresciuta la qualità e la quantità dei servizi offerti da Adisu Puglia (Summer school, assegni di ricerca, bandi per gli ITS, servizi inclusivi per studenti diversamente abili, incentivi per tornare a studiare in Puglia, contributi integrativi per soluzioni informatiche nel periodo della pandemia etc.), tanto che la nostra regione rappresenta ormai un modello da seguire per tutti gli enti delle altre regioni italiane che vedono nella Puglia un interlocutore livello nazionale.
Non è un caso che Adisu Puglia sia rappresentata fin dal 2018 e senza soluzione di continuità in seno al comitato esecutivo (Organo di indirizzo e Programmazione) nell’Associazione Nazionale per il Diritto allo Studio Universitario – ANDISU, nel cui ambito si è costantemente distinta per le proposte innovative, la realizzazione di eventi anche formativi che hanno portato in Puglia rappresentanti delle istituzioni anche di livello internazionale.
In tal senso, restano fiori all’occhiello della Puglia la realizzazione del “Forum internazionale del Diritto allo Studio” tenutosi a Lecce nel 2019 che ha visto la partecipazione di numerose delegazioni diplomatiche straniere dell’area del Mediterraneo e la realizzazione degli “Stati Generali del Diritto allo Studio 2018. Cittadini Universitari: studiare e vivere in città accoglienti e sostenibile” che ha visto la massiva partecipazione degli enti regionali del diritto allo studio italiani per un confronto aperto su ipotesi di sviluppo della residenzialità studentesca nelle città universitarie.
Il rilancio del profilo universitario della Puglia passa anche dal tema delle residenze, su cui stiamo portando avanti un lavoro straordinario, mai fatto prima, con il progetto regionale “Puglia Regione Universitaria”.
Avviato nel 2019, il progetto si configura come una ricerca sperimentale applicata sul diritto allo studio e in particolare sulla residenzialità studentesca nelle città universitarie, da realizzarsi mediante un percorso partecipato di concertazione territoriale con le università e i comuni, per la costruzione di una città universitaria di prossimità, dove gli studenti possano vivere a pieno la loro dimensione non di cities users, ma di veri e propri cittadini universitari.
L’assessorato regionale all’Istruzione e Università, insieme con l’Adisu, ha chiesto a comuni e agli atenei pugliesi di individuare immobili dismessi in posizioni urbane strategiche, da riconvertire e ha indetto, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (Asset), concorsi di progettazione, uno per ogni città universitaria, al fine di garantire una adeguata partecipazione e qualità nella progettazione. Tre di questi concorsi si sono conclusi: l’ex convento dei Carmelitani Scalzi a Lecce, il Palazzo Frisini a Taranto, e il Palazzo Cassa Mutua Artigiani a Brindisi.
I progetti sono stati valutati anche e soprattutto in considerazione dell’integrazione dell’edificio con il contesto urbano, attraverso la presenza di “spazi-soglia” aperti alla città (corti, porticati, spazi di co-working, servizi di ristorazione, auditorium, palestre, etc.), della qualità delle soluzioni architettoniche in termini di innovatività della proposta. Questi tre progetti, candidati al V Bando ministeriale della Legge 338/2000 che finanzia interventi per la realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari (prioritariamente attraverso la riconversione di immobili abbandonati), consentiranno di incrementare la disponibilità di alloggi per un totale di 222 unità, rispettivamente: 80 posti a Lecce, 92 posti a Taranto e 50 posti a Brindisi.
Al V Bando ministeriale della Legge 338/2000 sono stati inoltre candidati in Puglia ulteriori 645 posti alloggi, di cui 242 proposti a Casamassima dalla LUM, 89 proposti a Lecce dall’Università del Salento, 250 proposti a Monteroni nel Campus di Ecotekne, 64 proposti a Foggia nell’ex Conventino dall’Università egli Studi di Foggia.
Un’ulteriore occasione di applicazione delle strategie messe a punto dal percorso di ricerca in atto si è concretizzata quando, con una tempistica ristrettissima, il MUR , con DM n. 1046/2022 e successivo DM n. 1252/2022, ha proposto i due bandi PNRR per l’acquisto o locazione di strutture già pronte per essere utilizzate come residenze universitarie.
Le conoscenze e le riflessioni maturate all’interno di “Puglia Regione Universitaria” hanno permesso all’Adisu Puglia di partecipare a questi bandi, di concerto con l’Assessorato regionale all’Istruzione, gli atenei e gli enti locali di riferimento, acquisendo la proprietà di due strutture ricettive già pronte all’uso (Hotel Zenit a Lecce e Hotel White House Foggia) con un incremento complessivo di 133 posti letto, rispettivamente 68 a Lecce e 65 a Foggia. Inoltre è tuttora al vaglio del Ministero competente la definizione di un contratto di locazione a lungo termine (15 anni) già sottoscritto ed in forza del quale Adisu Puglia ha acquisito il godimento di un immobile con capienza di 40 posti nella città di Foggia.
Da segnalare anche che mediante convenzioni con organizzazioni non lucrative di utilità sociale, sempre nell’ambito di bandi finanziati con fondi PNRR, l’Adisu ha acquisito la disponibilità di ulteriori 171 posti alloggio di cui 98 a Bari presso la struttura di Campus X lungo via Amendola non distante dal campus universitario “Quagliarello”, 10 a Lecce in zona centrale nella Residenza De Franchis e 63 nei comuni di Monteroni ed Arnesano, in prossimità del Campus Universitario di Ecotekne.
Accanto a questi numeri vanno aggiunti altri 75 posti alloggi programmati dall’Adisu di concerto con i comuni di Brindisi, Lecce e Taranto, nell’ambito del Bando PINQuA, sempre finanziato dal PNRR, che ha tra gli obiettivi quello di rendere efficiente dal punto di vista energetico l’edilizia residenziale pubblica e realizzare interventi di rigenerazione urbana per migliorare la qualità della vita delle persone, cogliendo l’opportunità di sperimentare la sinergia tra politiche di student housing e politiche di social housing. Nello specifico 21 posti alloggi sono stati programmati a Brindisi presso l’ex istituto di ragioneria Marconi, 36 posti alloggio a Taranto all’interno di un Palazzo nobiliare, nell’ambito del programma di interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana all’interno della Città Vecchia nel comparto “Scaletta Calò e 18 posti alloggio a Lecce nell’ambito del progetto di riconversione dell’ex Sanatorio “A. Galateo”.
Parallelamente l’Adisu ha in cantiere, in autonomia in alcuni casi e in partenariato pubblico in altri, una serie di ulteriori iniziative che incrementeranno sensibilmente i posti alloggio nelle città universitarie pugliesi come il progetto di ampliamento della residenza De Giorgi a Lecce, già approvato dal Comune di Lecce, per ulteriori 152 posti alloggio, o come l’intervento in corso di demolizione e ricostruzione di Palazzo Garibaldi in vico Novelune con 20 posti e lo studentato diffuso con 14 posti in appartamenti privati a Taranto o come i 24 posti alloggio quasi completati con un ampliamento della residenza Marcone a Foggia.
In particolare Regione Puglia e Adisu hanno ritenuto di strategica importanza innalzare la qualità della progettazione degli spazi per la socializzazione (spazi comuni e spazi aperti) nelle residenze universitarie esistenti attraverso attività di approfondimento progettuale con la partecipazione di giovani laureati delle facoltà di Ingegneria e di Architettura della Puglia e degli studenti che vivono nelle residenze universitarie, avviando una sperimentazione in occasione del progetto di ridisegno degli spazi comuni e ampliamento della residenza Ennio De Giorgi a Lecce.
Attraverso un workshop di progettazione partecipata tenutosi nel settembre 2022, si è giunti ad un progetto, che oltre a garantire 152 nuovi posti alloggio e una nuova ampia mensa, propone un ridisegno degli spazi comuni e dello spazio pubblico alle spalle della residenza. Il progetto è stato approvato lo scorso gennaio dal consiglio comunale di Lecce con la raccomandazione di garantire la fruibilità degli spazi aperti ai residenti del quartiere e a tutta la cittadinanza; istanza di integrazione che suggella la raggiunta consapevolezza di una necessaria apertura alla città delle facilities per lo student housing in un’ottica di dotazione di un servizio per il diritto allo studio ma anche di contributo alla riqualificazione dei tessuti urbani.
Discorso a parte merita invece la riqualificazione dell’ex Istituto Nautico, in via Abate Gimma a Bari, che oltre a rappresentare un vero e proprio monumento per la città, contribuirà all’incremento dell’offerta abitativa per ulteriori 84 alloggi da offrire agli studenti fuorisede che studieranno a Bari. Adisu Puglia ne ottenne la disponibilità nel 2016 e fu ammesso a finanziamento nel primo bando utile ex L.338/2000. La consegna dell’immobile è prevista entro il1 dicembre di quest’anno.
In definitiva, nel manifestare vicinanza agli studenti che chiedono alle istituzioni di fare ciascuna la propria parte per garantire l’effettività del diritto allo studio, in risposta alla attuale e più che legittima richiesta di intervento sulla risoluzione di problemi legati alla residenzialità, possiamo affermare che la Puglia contribuisce significativamente con un incremento complessivo di 1500, dei quali 308 già disponibili e 1192 in programmazione entro il 2026, che si aggiungono a quelli già esistenti.
Numeri importanti che fotografano l’impegno e la grande determinazione di una regione che alle politiche per il diritto allo studio ha assegnato sempre massima priorità e attenzione” hanno concluso l’assessore regionale Leo e il Presidente di Adisu Cataldo.