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L’associazione ‘Carpe Diem’ scende in campo a Lecce a favore della raccolta differenziata

L’associazione giovanile ‘Carpe Diem’ ha deciso di intraprendere una battaglia a favore della raccolta differenziata, avvalendosi dell’ausilio di alcuni suoi rappresentanti nelle principali realtà scolastiche leccesi. Una questione che l’associazione ritiene prioritaria, e che ha trovato conferma nel comunicato diramato dai rappresentanti, eletti nelle varie scuole superiori leccesi: “Mai come in questo momento, differenziare i rifiuti è la chiave per un futuro eco-sostenibile, tuttavia spesso tale opportunità è preclusa anche ai volenterosi per via della scarsa informazione sulle tecniche di diversificazione del materiale”.
I ragazzi, poi, hanno precisato: “Noi rappresentanti di ‘Carpe Diem’, eletti all’interno delle principali scuole superiori leccesi (Palmieri, Banzi, Virgilio, De Giorgi) ci rivolgiamo dunque alle istituzioni per intraprendere assieme un proficuo percorso formativo su tale tematica, articolato inizialmente in una serie di incontri itineranti con i rappresentanti politici ed i tecnici degli uffici preposti. In un secondo momento, dopo aver appreso come realizzare un’adeguata raccolta del materiale, chiederemo alle istituzioni di fornire ad ogni classe delle scuole superiori leccesi gli appositi contenitori colorati adibiti alla raccolta differenziata, oltre ad un servizio settimanale di ritiro dei rifiuti raccolti. Dunque, contenitori per la differenziata in ogni classe e non solo pochi bidoni generici per tutta la scuola come avviene in alcuni istituti”.
Per l’associazione leccese il culto della raccolta differenziata deve formarsi fin dai banchi di scuola, poiché le giovani generazioni possono contribuire realmente ad accrescere la percentuale prodotta nella loro città. “Noi giovani vogliamo offrire uno stimolo per salvaguardare il nostro ambiente. – chiosa ‘Carpe Diem’ – Ora la parola passa alle istituzioni, noi ci faremo trovare pronti ed auspichiamo quanto prima un incontro di organizzazione del progetto”.

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