BasilicataMicroPostPolitica

Latronico, presentate linee guida Piani intercomunali dei servizi sociali

Cambiamento nel metodo, negli obiettivi e attori, vertendo nella sussidiarietà verticale e orizzontale, nella ridefinizione della governance e dell’articolazione territoriale (gli ambiti territoriali passano da 15 a 9) nelle forme e nei contenuti del nuovo welfare territoriale della Regione. Sono queste le linee guida per la formazione dei nuovi Piani intercomunali dei Servizi sociali e sociosanitari 2016-2018, presentate oggi a Latronico presso la Terme C.da la Calda.
Con la realizzazione dei Piani intercomunali dei servizi sociali e sociosanitari, la Regione Basilicata valorizza il livello di programmazione territoriale delle politiche sociali e sociosanitarie intendendo a questo livello definire metodi, regole e contenuti della pianificazione di tali politiche, correlando tra loro i servizi e gli interventi già consolidati con la capacità di offrire risposte innovative e flessibili anche a fronte delle emergere di bisogni nuovi e migliorare i servizi esistenti. Dopo i saluti del sindaco di Latronico, Fausto De Maria, del direttore generale del Dipartimento Politiche per la persona della Regione Basilicata, Donato Pafundi, ha aperto i lavori l’assessore regionale alle Politiche per la Persona, nonché vice presidente della giunta regionale, Flavia Franconi.
“Oggi dobbiamo celebrare – ha esordito l’esponente della giunta Pittella – un lavoro fatto da tante persone. Le linee guida sono fatte per lavorare tutti insieme. É essenziale che dobbiamo imparare a lavorare uniti, solo così possiamo costruire un  nuovo welfare in Basilicata. Oggi – ha tenuto ad evidenziare – si deve parlare non tanto di bisogni, ma di diritti ai cittadini e quindi si rende necessaria una forte integrazione tra il sistema sanitario e il sistema sociale attraverso una programmazione costante per dare servizi sempre adeguati alle necessità di una popolazione che invecchia e dall’altra parte ad una popolazione che diventa sempre più multietnica con sempre nuove esigenze. Saranno costruiti nuovi metodi per misurare l’integrazione come i livelli di assistenza sociale minimi e il fascicolo sociale. La Regione – ha continuato l’assessore – ha deciso di mettere completamente in gioco se stessa e le proprie strutture come parte integrante della rete territoriale, donandosi degli organi necessari ad essere un punto permanente di interlocuzione e di interazione con il sistema territoriale pur nel rispetto dei ruoli e dei poteri fissati dalla legge. I nuovi Piani intercomunali dei servizi sociosanitari divengono, così, lo strumento primario di programmazione di tutti gli interventi integrati sul territorio e consentiranno di sperimentare, con metodo “bottom up”, la realizzazione di sistemi integrati di servizi sociali territoriali efficienti e funzionali, ovvero – ha concluso Franconi – rispondenti alle effettive esigenze dei cittadini e delle cittadine nelle loro diverse realtà è fasi di vita e di lavoro”.
Subito dopo sono intervenuti Ugo De Ambrogio, dell’Istituto per la ricerca sociale, della cui consulenza si é avvalsa da alcuni mesi la Regione al fine di avviare un processo di riforma e Giovanni Battista Bochicchio, direttore generale Asp.
Ai lavori ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza e il presidente della IV Commissione consiliare permanente della Regione Basilicata, “Politica sociale”, Luigi Bradascio. Al dibattito sono intervenuti anche diversi sindaci della Basilicata.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *