Lavoratore della Termomeccanica vittima di un grave incidente presso il Centro Oli di Viggiano
Nel pomeriggio di ieri nel Centro Oli di Viggiano e più precisamente Area Pozzi, un lavoratore della Termomeccanica ha riportato gravi conseguenze a seguito di un infortunio avvenuto durante l’orario di lavoro. Sull’accaduto sono intervenute Fim Fiom e Uilm. “È da mesi che come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto incontri, dettagli, circa la fermata in corso e soprattutto il rispetto delle norme, delle regole e dei contratti nazionali, ma la Basilicata sembra la terra di nessuno, anzi il responsabile del Centro Oli qualche settimana fa, addirittura in una intervista pubblica, affermò che un lavoratore avrebbe potuto lavorare fino a 13 ore in quanto previsto dalle norme e dai contratti nazionali; nessuna reazione a questa affermazione gravissima, irrispettosa e che mette a rischio la vita dei lavoratori. Abbiamo chiesto l’intervento di tutti gli organi ispettivi, un incontro al Prefetto ma ad oggi assistiamo al silenzio delle istituzioni che sicuramente terminerà con la solita “retorica” in caso di incidente/infortunio mortale. Questa è l’Italia, questa è la cultura legata alla sicurezza, la cultura della retorica invece di affermare, senza se e senza ma, il diritto alla vita, il diritto di ciascuno di noi, di ciascun lavoratore di rientrare a casa e riabbracciare la propria famiglia dopo una giornata di lavoro. Evidentemente le ultime morti in Italia, come quella di Luana ricordate anche dal discorso del Presidente del Consiglio Draghi, non ci insegnano nulla, perché nel Centro Oli di Viggiano tante aziende coinvolte nella fermata straordinaria obbligano i lavoratori a svolgere le attività per 12 ore al giorno, anzi in alcuni casi fino ad arrivare a 16 ore al giorno per settimane e mesi interi”.