I Lavori della IV Commissione Agricoltura per il ddl per la lotta alla Xylella
Il presidente Emiliano è intervenuto questa mattina ai lavori della IV commissione Agricoltura, per l’approvazione del disegno di legge sulla lotta alla Xylella. Ecco una sintesi:
“Con la legge – ha detto Emiliano – che stiamo varando oggi, arriviamo al definitivo abbandono, dal punto di vista normativo ma anche politico, delle politiche dell’emergenza per la Xylella. Questa fitopatia era stata considerata, per la prima volta nella storia dell’ordinamento giuridico italiano, come una emergenza tale da far scattare la normativa della protezione civile e quindi oggetto di più ordinanze si dichiarazione di stato di emergenza della presidenza del consiglio dei ministri. Poi una volta scaduto definitivamente lo stato di emergenza la Regione Puglia ha comunicato sia all’Unione europea che al Governo che la Xylella non era più da considerarsi una emergenza, quanto piuttosto una situazione ormai definitiva, perché la malattia è insediata in gran parte della Regione e come stiamo vedendo sta praticamente andando anche fuori dai confini italiani visto che gli insetti vettori si attaccano ai mezzi automobilistici che entrano ed escono dalla zona infetta portando il contagio ovunque in Italia ed all’Estero. È una malattia dunque che è va gestita con mezzi ordinari.
Lo scopo delle norme internazionali è quello di eradicare il batterio, farlo sparire: ma questa ambizione dal nostro punto di vista è irrealizzabile. Non c’è nessuna possibilità per i prossimi anni di eliminare il batterio, dobbiamo imparare a conviverci, a contenerlo, a curare le piante malate. Dobbiamo provare a contenere l’infezione per non farla estendere al resto dItalia e del continente europeo. Serve dunque avere un luogo di ricerca stabile per combattere questa malattia.
Ci servono strategie che consentano alle piante di resistere alle infezioni, rimanendo in vita e in produzione. La legge che stiamo approvando mira a gestire nel lungo periodo questa situazione. Per questo abbiamo dato vito ad un’Agenzia antixilella che si occupa di queste materie dando alla stessa il compito di organizzare ricerche, strategie di lotta fitosanitaria e monitoraggi.
Da quando la Regione gestisce queste cose in questa modalità è cambiato in meglio il rapporto con l’Unione europea, le cose stanno funzionando meglio, con l’attuazione di moltissimi monitoraggi. E questo ddl è stato molto apprezzato dall’Unione perché si sono resi conto che abbiamo bene inquadrato il fenomeno.
Anche la collaborazione con il ministero dell’Agricoltura è positiva. Il Ministero ha apprezzato il nuovo corso: negli anni scorsi non eravamo riusciti a gestire la vicenda con lo stesso ordine e serenità con la quale la stiamo gestendo oggi. All’Europa stiamo tentando anche di spiegare che la strategia del taglio delle piante sane intorno alle piante malate è una strategia ad altissimo costo e senza risultati sufficienti e che è preferibile la nostra strategia mirata a sorvegliare e ad assistere le piante che sono vicine a quelle malate piuttosto che tagliarle. E’ una strategia che va monitorata e confermata scientificamente.
Il Ddl contiene anche il piano di attacco, un serie di misure che dovrebbero servire ad organizzare una riscossa agricola. Una riscossa che non intende fare a meno della nostra vocazione olivicola, trovando cultivar resistenti. Non escludiamo un rilancio complessivo dell’agricoltura salentina, con il rinascimento delle falde, il riuso di fanghi e acque reflue, con una misura sistemica del rilancio dell’agricoltura nelle zone colpite dalla Xylella. Xylella che dobbiamo accettare e contenere come una delle tante fitopatie che colpiscono le nostre colture”.