Lavoro, CGIL CISL e UIL sul credito d’imposta e apprendistato
I leader di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, salutano positivamente l’avvio delle prime misure del piano per il lavoro come il credito d’imposta per l’occupazione e l’apprendistato. “Si tratta di due misure di fondamentale importanza – sostengono i tre segretari confederali – che danno concretezza agli obiettivi prefissati nel patto di sistema Obiettivo Basilicata 2012 e gettano le basi per una concreta politica di rilancio occupazionale e di sostegno alla ripresa economica nella nostra regione”.
Per Genovesi, Falotico e Vaccaro “sia il credito d’imposta che l’apprendistato intervengono su quelle fasce sociali che, per ragioni e con dinamiche diverse, sono tagliate fuori dal mercato del lavoro, come i lavoratori espulsi dalle fabbriche in crisi, in particolare gli over 50, i disoccupati di lunga durata, le donne e i giovani. L’obiettivo è intervenire con rapidità per accrescere il livello di partecipazione al mercato del lavoro dei cosiddetti outsider e sostenere al contempo la ripresa della domanda interna, essenziale per favorire la ripresa economica in una regione con poca vocazione all’export”.
“I primi provvedimenti in via di adozione da parte della giunta regionale in materia di mercato del lavoro, cui si aggiungeranno presto analoghe misure di sostegno agli investimenti, già in avanzata fase di discussione, segnano – secondo i tre leader sindacali – una decisa accelerazione del processo di messa in opera del disegno strategico contenuto nel patto di sistema per la crescita e il lavoro, e questo anche per effetto della costante attenzione e delle continue sollecitazioni dei sindacati confederali nei confronti delle parti politiche e datoriali che hanno il merito di aver condiviso un inedito percorso di partecipazione e di proposta costruttiva per dare alla Basilicata una nuova speranza”.
Per Genovesi, Falotico e Vaccaro “la posta finanziaria messa a disposizione per queste misure, pari a circa 4 milioni di euro, va considerata come un acconto di un impegno di spesa ben più ambizioso così come ambiziosi sono gli obiettivi concordati nel patto di sistema, obiettivi che, per quanto ci riguarda, vanno perseguiti con caparbietà e sostenuti in una logica di sistema e di interdipendenza delle misure, senza la quale è impensabile aggredire e fermare una crisi che continua a distruggere posti di lavoro e capacità produttiva”.