Lavoro, l’UGL vuole le banche al servizio delle aziende
“Il credito è la linfa vitale delle attività produttive in Basilicata, la crisi economica ha accresciuto le notevoli difficoltà delle aziende medie, piccole, realtà metalmeccaniche e non, dove per l’UGL Basilicata risulta che negli ultimi tempi il rapporto con le banche è addirittura peggiorato. Tantissime dichiarano di non avere tratto benefici dalla ripresa economica e per quanto riguarda le condizioni a cui sono concessi i crediti si riscontra un peggioramento, dovuto al fatto che nel calcolo dell’affidabilità delle imprese sono stati inseriti i bilanci del 2009, tutt’altro che rosei”.
Lo dichiarano congiuntamente Giuseppe Giordano della segreteria Regionale UGL, ed il segretario metalmeccanici dell’UGL potentina, Donato Russo per i quali “alle imprese lucane, in fattispecie quelle legate al mondo dell’auto, meccanici, elettrauti, officine di manutenzione, nonostante sono calate vertiginosamente le vendite del prodotto automotive, non vengono concesse significative abbreviazioni dei tempi di approvazione delle linee di credito. Occorre riflettere insieme – hanno spiegato i sindacalisti – , per individuare strategie a sostegno della ripresa delle piccole e medie imprese nella Regione, dove l’UGL ritiene che è necessario ed inderogabile sviluppare una cultura d’impresa basata sulla valorizzazione della gestione finanziaria in azienda. Le Banche non possono approfittare della sofferenza economica dell’azienda, sosteniamo che non deve diventare imprescindibile porre attenzione agli indici di conto economico, al rendiconto finanziario e all’andamento dei flussi, che fanno capire se e come l’azienda è in grado di far fronte ai propri impegni ma, bisogna mettere le banche al servizio delle aziende in un momento che già subiscono per mancata vendita e relativa assistenza del veicolo, se si parla del settore metalmeccanico: è questo l’unico modo per evitare di ritrovarci, tra qualche mese, ad affrontare l’ennesima moria di imprese, soprattutto artigiane, cancellate dalle liste delle Camere di Commercio con i relativi licenziamenti dei propri dipendenti. Purtroppo, però, l’UGL denuncia – continuano Giordano e Russo – che resta aperto il problema della capacità decisionale politica alle spalle di queste scelte che la Regione stenta nel far attivare percorsi formativi finanziati all’acquisizione di servizi e consulenze per perfezionare progetti attraverso la concessione di voucher da impiegare per l’acquisto di consulenze specialistiche finalizzate ad approfondire tutti quegli aspetti tecnici, economici e di mercato. Per questo motivo – concludono i due leader – l’UGL chiede di azionare una politica del governo regionale con intento e volontà di verificare monitorando le enorme difficoltà economiche che il sistema impresa Basilicata n’è vittima di una politica bancaria approfittatrice ed a danno di migliaia di lavoratori lucani ricordando che, le aziende esistenti sul territorio, non potranno e non sono industrie di grande rilievo produttivo ed occupazionale, come lo è la SATA di Melfi”.