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Lavoro, Napoli (PdL) critica la legge di stabilità

“I dati sull’occupazione regionale pubblicati qualche giorno fa dall’Osservatorio sul precariato Inps (meno 15% delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi due mesi dell’anno in corso rispetto all’analogo periodo del 2016), confermano la necessità di porre il lavoro al vertice delle priorità regionali, circostanza che, purtroppo, non emerge dalla legge di stabilità appena approvata dal Consiglio regionale”. E’ quanto sostiene Michele Napoli, presidente del gruppo Pdl – Forza Italia in Consiglio regionale.
“Il presidente di una Regione come la Basilicata che conta 31mila disoccupati e 46mila neet ha l’obbligo morale, prima ancora che politico, di non dissipare risorse nei rivoli del consenso, bensì di indirizzarle al raggiungimento della massima occupazione regionale, obiettivo rispetto al quale stride il contributo di 7 milioni di euro in favore dei Comuni con deficit finanziario e quello di 14milioni di euro per la realizzazione di un immobile da adibire a Comando regionale della Guardia di Finanza. In Basilicata, come nel resto del mondo – prosegue l’esponente politico – i posti di lavoro li creano le imprese e non i Comuni ed è quindi alle esigenze delle imprese che occorre guardare per sostenerne la crescita e, con essa, risolvere il problema della mancanza del lavoro. Il dato relativo ai neet, cioè coloro che il lavoro lo hanno inseguito per tanto tempo e non avendo trovato si sono anche stancati di cercarlo, pretende un vero e proprio cambio di paradigma delle politiche per l’occupazione, partendo dal presupposto che gli imprenditori assumono quando hanno delle commesse, cioè quando aumenta la domanda di beni e servizi che l’impresa produce, perché non c’è lavoro se non c’è produzione, e non c’è produzione se non c’è consumo, in una logica di normale incontro tra domanda e offerta di beni e servizi”.

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