Le attese del CSAIL per la visita del Dalai Lama in Basilicata
“La visita del Dalai Lama a Sant’Arcangelo, che ha ‘espropriato’ da tempo a Viggiano-Villa d’Agri il titolo di capitale del petrolio se non altro per le ‘attenzioni politiche’ e le risorse finanziarie di cui può godere, ci stimola una riflessione intorno a concetti chiave del buddismo e alle parole del Dalai Lama: “quanto petrolio c’è rimasto, perché ci viene rapinato, come dovremmo imparare ad usarlo, perchè non ci riusciamo”. Senza addentrarci in teorie buddiste, vogliamo più semplicemente ricordare l’amore per la terra e tutte le sue risorse, comprese quelle del sottosuolo, insieme alla ricerca delle condizioni per il benessere sociale di tutti i popoli liberandoli dalla povertà.
Ed è proprio questa – spiega Filippo Massaro, presidente del CSAIL – la nostra attesa ‘laica’ della presenza del Dalai Lama a Sant’Arcangelo, dove vedrà i primi risultati di un’iniziativa importante e concreta di solidarietà, ma non gli sarà consentito vedere i pozzi di petrolio dei comuni vicini e le condizioni di sofferenza economica e sociale di tanta gente, si scoprirebbero le gravi responsabilità della politica del Governatore-sceicco. Eppure il capo spirituale dei buddisti conosce bene le sofferenze di tutti i popoli che convivono con il petrolio o con lo sfruttamento di altre risorse del territorio.
L’attesa è dunque rivolta – continua Massaro – alla possibilità di illuminare la mente del Governatore-sceicco De Filippo, affinchè possa meglio governare, perché non pensi solo al petrolio da estrarre e ‘vendere’ al meglio, ma si ponga seriamente i problemi di compatibilità, di saggio utilizzo del territorio e delle risorse del sottosuolo, di superamento del crescente divario tra chi diventa sempre più ricco e chi diventa sempre più povero.
Il petrolio è, da sempre, strumento di facili arricchimenti e di profitti non sempre leciti come accade in tanti Paesi ancora classificati ‘in via di sviluppo’ che estraggono greggio per svenderlo alle sette sorelle.
Ci basterebbe che – conclude Filippo Massaro – qualche parola del Dalai Lama, una delle poche personalità che non si piega ai governanti potenti e corrotti della Terra, diventi lezione di vita per i nostri politici regionali e locali potenti e produca qualche ravvedimento almeno in comportamenti più sobri, più disponibili all’ascolto e meno sprechi di spesa pubblica sottratta a programmi di sviluppo e lavoro. Ci basterebbe questo per conservare il più bel ricordo del Dalai Lama a Sant’Arcangelo”.