Le bugie hanno le gambe corte
Nella lunga querelle accesasi sulla perimetrazione del Parco del Vulture e sulle presunte negatività che il Parco comporta, enfatizzate e strumentalizzate da una certa parte politica, abbiamo cercato di dimostrare in tutti i modi che si trattava di baggianate costruite ad hoc e che la realtà dei fatti fosse altra.
Abbiamo raccontato di come il Parco possa essere lo strumento per poter immaginare, oltre alla tutela ambientale e naturalistica, percorsi di sviluppo e crescita dell’intera area del Vulture; lo strumento in grado di attrarre risorse finanziarie altrimenti non intercettabili. Abbiamo voluto disegnare un possibile scenario futuro che possa dare nuove speranze e sognare un recupero tanto agognato della nostra amata Monticchio.
Molti hanno scelto una strada diversa sposando ed enfatizzando paure inesistenti e fuorvianti, innescando una reazione a catena da parte di alcune categorie produttive e sociali. Noi abbiamo risposto sempre con dati di fatto ed esempi reali ed inequivocabili ed oggi a supporto di quanto detto arriva un’ulteriore dimostrazione. Nei giorni scorsi l’Assessore all’Agricoltura, Luca Braia, ha annunciato l’imminente pubblicazione di un bando regionale i cui beneficiari saranno i Parchi Nazionali e Regionali.
Un bando che, impegnando le risorse della misura 313 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, mette a disposizione un milione e mezzo di euro per incrementare l’offerta turistica nelle aree rurali, incentrandola su beni, servizi, risorse, produzioni tipiche, cultura e tradizione. L’obiettivo del bando è duplice, da una parte tutelare le risorse naturali e dall’altra la conservazione delle Agro-biodiversità.
Nel complimentarci con l’Assessore per l’iniziativa promossa, è nostro interesse dimostrare come la regione stia ponendo particolare attenzione a tale argomento, il che significa sicuramente un’ulteriore impegno finanziario da destinare ai Parchi regionali nella programmazione dei Fondi comunitari 2014-2020 che avverrà nel prossimo autunno.
In questi mesi abbiamo lavorato alacremente cercando di accelerare il più possibile il percorso di costruzione del Parco Regionale del Vulture, consapevoli di tali imminenti scadenze a dispetto di quanti ritenevano che non ci fosse alcuna urgenza e necessità di accelerare.
Non possiamo permetterci di perdere anche questo treno, potrebbe essere l’ultimo per Monticchio e per la nostra area. Lo abbiamo ribadito in ogni dove ma, forse, pregiudizi e maldicenze non permettevano un giudizio ed una valutazione serena.
Oggi i fatti lo dimostrano! Spero che questo possa rasserenare gli animi di quanti intravedevano nel parco una minaccia per le proprie colture e i propri hobbies. Le risorse ci sono, gli strumenti li stiamo costruendo, anche per incentivare nuovi metodi colturali o indennizzare potenziali perdite produttive, dobbiamo assumere tutti un atteggiamento maggiormente ottimista e lavorare uniti per raggiungere un obiettivo che darà benefici a tutta la comunità.
Il Capogruppo PSI
Dott. Nicola Giansanti